FAKE NEWS SULLA PASTA

07/04/25

FAKE NEWS SULLA PASTA

07/04/25

FAKE NEWS SULLA PASTA

07/04/25

La pasta è uno degli alimenti più amati al mondo, ma anche uno dei più bersagliati da scarsa profondità e falsi miti; dai presunti effetti negativi sulla salute, alle leggende infondate sulla sua preparazione, il Web è denso di informazioni fuorvianti. Come per ogni cosa invece, “in medio virtus stat”, quindi il segreto risiede nella moderazione del suo consumo e nella scelta di ingredienti di qualità. Quindi, dimenticatevi le panzane che leggerete, fate tesoro delle informazioni corrette e godetevi un buon piatto di pasta senza troppi affanni!

1. La pasta fa ingrassare
Uno dei falsi miti più radicati è che la pasta sia il nemico numero uno della dieta. In realtà, la pasta di per sé non fa ingrassare: ciò che conta è il bilancio calorico complessivo e come viene consumata. Una porzione adeguata (circa 80-100g) di pasta, condita con sughi leggeri e accompagnata da verdure o proteine, è perfettamente compatibile con un’alimentazione equilibrata. Il problema nasce, come del resto per tutti gli alimenti, quando si eccede nelle quantità o si aggiungono condimenti troppo ricchi.

2. La pasta fa venire il diabete
Questa è una delle fake news più pericolose perché porta molte persone a eliminare i carboidrati senza motivo. È vero che la pasta ha un indice glicemico variabile a seconda della tipologia e della cottura, ma non è un alimento che “causa” il diabete. Anzi, se consumata con moderazione e in un contesto di dieta equilibrata (meglio se al dente, perché ha un impatto glicemico più basso), può tranquillamente far parte di una dieta anche per chi deve tenere sotto controllo la glicemia.

3. La pasta senza glutine è più salutare
Molti credono che la pasta senza glutine sia più sana di quella tradizionale, ma non è necessariamente vero. La pasta senza glutine, questo sì, è fondamentale per chi soffre di celiachia o sensibilità al glutine, ma per il resto della popolazione non offre particolari vantaggi nutrizionali. Anzi, alle volte le versioni senza glutine contengono più amidi e additivi per migliorarne la texture!

4. Aggiungere olio all’acqua di cottura evita che la pasta si attacchi
Questa è una delle fake news più resistenti in cucina. In realtà, aggiungere olio all’acqua di cottura non serve a nulla, se non a sprecarlo. Il segreto per evitare che la pasta si incolli è mescolarla frequentemente durante i primissimi minuti di cottura e usare abbondante acqua (circa 1 litro ogni 100g di pasta).

5. Sciacquare la pasta sotto l’acqua fredda dopo la cottura è una buona abitudine
Alcuni credono che risciacquare la pasta serva a fermare la cottura o a renderla meno calorica, ma è un errore. Lavare la pasta sotto l’acqua fredda elimina l’amido superficiale, che è essenziale per farla aderire al sugo. L’unica eccezione è quando si prepara una pasta fredda, dove raffreddarla è senz’altro utile per evitare che si incolli.

6. La pasta integrale è sempre meglio di quella normale
La pasta integrale ha un maggior contenuto di fibre e può essere una scelta migliore per chi ha bisogno di un maggiore senso di sazietà o di un miglior controllo della glicemia. Tuttavia, questo non significa che la pasta tradizionale sia dannosa. La scelta tra le due dipende dalle esigenze personali e dal contesto dietetico complessivo.

7. Mangiare pasta la sera fa male
Un altro mito molto diffuso è che mangiare pasta a cena faccia ingrassare o appesantisca la digestione. In realtà, se consumata nelle giuste quantità e con condimenti leggeri, la pasta può essere un ottimo alimento serale, grazie alla sua capacità di favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno (grazie al triptofano contenuto nei carboidrati).

8. La pasta fresca è sempre migliore di quella secca
Molti credono che la pasta fresca sia automaticamente più salutare e genuina rispetto alla pasta secca, ma non è detto. La pasta secca di alta qualità (come quella di grano duro trafilata al bronzo) ha un contenuto di proteine e glutine che le conferisce una migliore tenuta in cottura e un sapore più intenso. Inoltre, la pasta fresca ha un indice glicemico più alto rispetto a quella secca. La scelta dipende dai gusti e dall’uso che se ne vuole fare, non da una presunta superiorità nutrizionale.

9. Cuocere la pasta più a lungo la rende più digeribile
Al contrario! Una pasta troppo cotta perde consistenza e aumenta il suo indice glicemico, favorendo picchi di glicemia. Inoltre, una cottura eccessiva può renderla più difficile da digerire perché modifica la struttura dell’amido. La cottura al dente è sempre la scelta migliore sia per il gusto che per la salute.

10. Il sale nell’acqua si deve mettere all’inizio della cottura
Questo è un errore comune. Se si aggiunge il sale prima che l’acqua inizi a bollire, si rallenta leggermente il processo di ebollizione. Il momento giusto per salare l’acqua è quando ha già raggiunto il bollore: in questo modo il sale si scioglie rapidamente senza influire sulla temperatura dell’acqua.

11. La pasta va scolata completamente prima di condirla
Sbagliato! Un piccolo trucco per avere una pasta perfettamente mantecata è lasciare un po’ d’acqua di cottura nel piatto. L’amido presente nell’acqua aiuta a legare meglio il condimento e dona cremosità ai sughi.

12. La pasta va buttata in acqua appena inizia a bollire
Molti pensano che sia fondamentale aspettare che l’acqua bolla violentemente prima di buttare la pasta, ma in realtà l’acqua può già essere in leggera ebollizione. Ciò che conta è mescolare subito per evitare che la pasta si attacchi.

13. Le calorie della pasta cambiano se la lasci raffreddare
Questa non è del tutto una fake news, ma spesso viene fraintesa. Se la pasta viene lasciata raffreddare e poi consumata fredda, una parte del suo amido si trasforma in “amido resistente”, che ha un impatto glicemico minore e fornisce meno calorie assimilabili. Tuttavia, il cambiamento non è così drastico da rendere una pasta fredda un éscamotage per dimagrire!

14. La pasta non è adatta agli sportivi
Un’altra bufala! La pasta è una fonte di carboidrati complessi, essenziali per fornire energia agli sportivi. La dieta di molti atleti include la pasta proprio perché aiuta a ricaricare le riserve di glicogeno nei muscoli. Il segreto è abbinarla alle giuste quantità di proteine e grassi per un pasto bilanciato.

La pasta è uno degli alimenti più amati al mondo, ma anche uno dei più bersagliati da scarsa profondità e falsi miti; dai presunti effetti negativi sulla salute, alle leggende infondate sulla sua preparazione, il Web è denso di informazioni fuorvianti. Come per ogni cosa invece, “in medio virtus stat”, quindi il segreto risiede nella moderazione del suo consumo e nella scelta di ingredienti di qualità. Quindi, dimenticatevi le panzane che leggerete, fate tesoro delle informazioni corrette e godetevi un buon piatto di pasta senza troppi affanni!

1. La pasta fa ingrassare
Uno dei falsi miti più radicati è che la pasta sia il nemico numero uno della dieta. In realtà, la pasta di per sé non fa ingrassare: ciò che conta è il bilancio calorico complessivo e come viene consumata. Una porzione adeguata (circa 80-100g) di pasta, condita con sughi leggeri e accompagnata da verdure o proteine, è perfettamente compatibile con un’alimentazione equilibrata. Il problema nasce, come del resto per tutti gli alimenti, quando si eccede nelle quantità o si aggiungono condimenti troppo ricchi.

2. La pasta fa venire il diabete
Questa è una delle fake news più pericolose perché porta molte persone a eliminare i carboidrati senza motivo. È vero che la pasta ha un indice glicemico variabile a seconda della tipologia e della cottura, ma non è un alimento che “causa” il diabete. Anzi, se consumata con moderazione e in un contesto di dieta equilibrata (meglio se al dente, perché ha un impatto glicemico più basso), può tranquillamente far parte di una dieta anche per chi deve tenere sotto controllo la glicemia.

3. La pasta senza glutine è più salutare
Molti credono che la pasta senza glutine sia più sana di quella tradizionale, ma non è necessariamente vero. La pasta senza glutine, questo sì, è fondamentale per chi soffre di celiachia o sensibilità al glutine, ma per il resto della popolazione non offre particolari vantaggi nutrizionali. Anzi, alle volte le versioni senza glutine contengono più amidi e additivi per migliorarne la texture!

4. Aggiungere olio all’acqua di cottura evita che la pasta si attacchi
Questa è una delle fake news più resistenti in cucina. In realtà, aggiungere olio all’acqua di cottura non serve a nulla, se non a sprecarlo. Il segreto per evitare che la pasta si incolli è mescolarla frequentemente durante i primissimi minuti di cottura e usare abbondante acqua (circa 1 litro ogni 100g di pasta).

5. Sciacquare la pasta sotto l’acqua fredda dopo la cottura è una buona abitudine
Alcuni credono che risciacquare la pasta serva a fermare la cottura o a renderla meno calorica, ma è un errore. Lavare la pasta sotto l’acqua fredda elimina l’amido superficiale, che è essenziale per farla aderire al sugo. L’unica eccezione è quando si prepara una pasta fredda, dove raffreddarla è senz’altro utile per evitare che si incolli.

6. La pasta integrale è sempre meglio di quella normale
La pasta integrale ha un maggior contenuto di fibre e può essere una scelta migliore per chi ha bisogno di un maggiore senso di sazietà o di un miglior controllo della glicemia. Tuttavia, questo non significa che la pasta tradizionale sia dannosa. La scelta tra le due dipende dalle esigenze personali e dal contesto dietetico complessivo.

7. Mangiare pasta la sera fa male
Un altro mito molto diffuso è che mangiare pasta a cena faccia ingrassare o appesantisca la digestione. In realtà, se consumata nelle giuste quantità e con condimenti leggeri, la pasta può essere un ottimo alimento serale, grazie alla sua capacità di favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno (grazie al triptofano contenuto nei carboidrati).

8. La pasta fresca è sempre migliore di quella secca
Molti credono che la pasta fresca sia automaticamente più salutare e genuina rispetto alla pasta secca, ma non è detto. La pasta secca di alta qualità (come quella di grano duro trafilata al bronzo) ha un contenuto di proteine e glutine che le conferisce una migliore tenuta in cottura e un sapore più intenso. Inoltre, la pasta fresca ha un indice glicemico più alto rispetto a quella secca. La scelta dipende dai gusti e dall’uso che se ne vuole fare, non da una presunta superiorità nutrizionale.

9. Cuocere la pasta più a lungo la rende più digeribile
Al contrario! Una pasta troppo cotta perde consistenza e aumenta il suo indice glicemico, favorendo picchi di glicemia. Inoltre, una cottura eccessiva può renderla più difficile da digerire perché modifica la struttura dell’amido. La cottura al dente è sempre la scelta migliore sia per il gusto che per la salute.

10. Il sale nell’acqua si deve mettere all’inizio della cottura
Questo è un errore comune. Se si aggiunge il sale prima che l’acqua inizi a bollire, si rallenta leggermente il processo di ebollizione. Il momento giusto per salare l’acqua è quando ha già raggiunto il bollore: in questo modo il sale si scioglie rapidamente senza influire sulla temperatura dell’acqua.

11. La pasta va scolata completamente prima di condirla
Sbagliato! Un piccolo trucco per avere una pasta perfettamente mantecata è lasciare un po’ d’acqua di cottura nel piatto. L’amido presente nell’acqua aiuta a legare meglio il condimento e dona cremosità ai sughi.

12. La pasta va buttata in acqua appena inizia a bollire
Molti pensano che sia fondamentale aspettare che l’acqua bolla violentemente prima di buttare la pasta, ma in realtà l’acqua può già essere in leggera ebollizione. Ciò che conta è mescolare subito per evitare che la pasta si attacchi.

13. Le calorie della pasta cambiano se la lasci raffreddare
Questa non è del tutto una fake news, ma spesso viene fraintesa. Se la pasta viene lasciata raffreddare e poi consumata fredda, una parte del suo amido si trasforma in “amido resistente”, che ha un impatto glicemico minore e fornisce meno calorie assimilabili. Tuttavia, il cambiamento non è così drastico da rendere una pasta fredda un éscamotage per dimagrire!

14. La pasta non è adatta agli sportivi
Un’altra bufala! La pasta è una fonte di carboidrati complessi, essenziali per fornire energia agli sportivi. La dieta di molti atleti include la pasta proprio perché aiuta a ricaricare le riserve di glicogeno nei muscoli. Il segreto è abbinarla alle giuste quantità di proteine e grassi per un pasto bilanciato.

La pasta è uno degli alimenti più amati al mondo, ma anche uno dei più bersagliati da scarsa profondità e falsi miti; dai presunti effetti negativi sulla salute, alle leggende infondate sulla sua preparazione, il Web è denso di informazioni fuorvianti. Come per ogni cosa invece, “in medio virtus stat”, quindi il segreto risiede nella moderazione del suo consumo e nella scelta di ingredienti di qualità. Quindi, dimenticatevi le panzane che leggerete, fate tesoro delle informazioni corrette e godetevi un buon piatto di pasta senza troppi affanni!

1. La pasta fa ingrassare
Uno dei falsi miti più radicati è che la pasta sia il nemico numero uno della dieta. In realtà, la pasta di per sé non fa ingrassare: ciò che conta è il bilancio calorico complessivo e come viene consumata. Una porzione adeguata (circa 80-100g) di pasta, condita con sughi leggeri e accompagnata da verdure o proteine, è perfettamente compatibile con un’alimentazione equilibrata. Il problema nasce, come del resto per tutti gli alimenti, quando si eccede nelle quantità o si aggiungono condimenti troppo ricchi.

2. La pasta fa venire il diabete
Questa è una delle fake news più pericolose perché porta molte persone a eliminare i carboidrati senza motivo. È vero che la pasta ha un indice glicemico variabile a seconda della tipologia e della cottura, ma non è un alimento che “causa” il diabete. Anzi, se consumata con moderazione e in un contesto di dieta equilibrata (meglio se al dente, perché ha un impatto glicemico più basso), può tranquillamente far parte di una dieta anche per chi deve tenere sotto controllo la glicemia.

3. La pasta senza glutine è più salutare
Molti credono che la pasta senza glutine sia più sana di quella tradizionale, ma non è necessariamente vero. La pasta senza glutine, questo sì, è fondamentale per chi soffre di celiachia o sensibilità al glutine, ma per il resto della popolazione non offre particolari vantaggi nutrizionali. Anzi, alle volte le versioni senza glutine contengono più amidi e additivi per migliorarne la texture!

4. Aggiungere olio all’acqua di cottura evita che la pasta si attacchi
Questa è una delle fake news più resistenti in cucina. In realtà, aggiungere olio all’acqua di cottura non serve a nulla, se non a sprecarlo. Il segreto per evitare che la pasta si incolli è mescolarla frequentemente durante i primissimi minuti di cottura e usare abbondante acqua (circa 1 litro ogni 100g di pasta).

5. Sciacquare la pasta sotto l’acqua fredda dopo la cottura è una buona abitudine
Alcuni credono che risciacquare la pasta serva a fermare la cottura o a renderla meno calorica, ma è un errore. Lavare la pasta sotto l’acqua fredda elimina l’amido superficiale, che è essenziale per farla aderire al sugo. L’unica eccezione è quando si prepara una pasta fredda, dove raffreddarla è senz’altro utile per evitare che si incolli.

6. La pasta integrale è sempre meglio di quella normale
La pasta integrale ha un maggior contenuto di fibre e può essere una scelta migliore per chi ha bisogno di un maggiore senso di sazietà o di un miglior controllo della glicemia. Tuttavia, questo non significa che la pasta tradizionale sia dannosa. La scelta tra le due dipende dalle esigenze personali e dal contesto dietetico complessivo.

7. Mangiare pasta la sera fa male
Un altro mito molto diffuso è che mangiare pasta a cena faccia ingrassare o appesantisca la digestione. In realtà, se consumata nelle giuste quantità e con condimenti leggeri, la pasta può essere un ottimo alimento serale, grazie alla sua capacità di favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno (grazie al triptofano contenuto nei carboidrati).

8. La pasta fresca è sempre migliore di quella secca
Molti credono che la pasta fresca sia automaticamente più salutare e genuina rispetto alla pasta secca, ma non è detto. La pasta secca di alta qualità (come quella di grano duro trafilata al bronzo) ha un contenuto di proteine e glutine che le conferisce una migliore tenuta in cottura e un sapore più intenso. Inoltre, la pasta fresca ha un indice glicemico più alto rispetto a quella secca. La scelta dipende dai gusti e dall’uso che se ne vuole fare, non da una presunta superiorità nutrizionale.

9. Cuocere la pasta più a lungo la rende più digeribile
Al contrario! Una pasta troppo cotta perde consistenza e aumenta il suo indice glicemico, favorendo picchi di glicemia. Inoltre, una cottura eccessiva può renderla più difficile da digerire perché modifica la struttura dell’amido. La cottura al dente è sempre la scelta migliore sia per il gusto che per la salute.

10. Il sale nell’acqua si deve mettere all’inizio della cottura
Questo è un errore comune. Se si aggiunge il sale prima che l’acqua inizi a bollire, si rallenta leggermente il processo di ebollizione. Il momento giusto per salare l’acqua è quando ha già raggiunto il bollore: in questo modo il sale si scioglie rapidamente senza influire sulla temperatura dell’acqua.

11. La pasta va scolata completamente prima di condirla
Sbagliato! Un piccolo trucco per avere una pasta perfettamente mantecata è lasciare un po’ d’acqua di cottura nel piatto. L’amido presente nell’acqua aiuta a legare meglio il condimento e dona cremosità ai sughi.

12. La pasta va buttata in acqua appena inizia a bollire
Molti pensano che sia fondamentale aspettare che l’acqua bolla violentemente prima di buttare la pasta, ma in realtà l’acqua può già essere in leggera ebollizione. Ciò che conta è mescolare subito per evitare che la pasta si attacchi.

13. Le calorie della pasta cambiano se la lasci raffreddare
Questa non è del tutto una fake news, ma spesso viene fraintesa. Se la pasta viene lasciata raffreddare e poi consumata fredda, una parte del suo amido si trasforma in “amido resistente”, che ha un impatto glicemico minore e fornisce meno calorie assimilabili. Tuttavia, il cambiamento non è così drastico da rendere una pasta fredda un éscamotage per dimagrire!

14. La pasta non è adatta agli sportivi
Un’altra bufala! La pasta è una fonte di carboidrati complessi, essenziali per fornire energia agli sportivi. La dieta di molti atleti include la pasta proprio perché aiuta a ricaricare le riserve di glicogeno nei muscoli. Il segreto è abbinarla alle giuste quantità di proteine e grassi per un pasto bilanciato.