FREGOLA SARDA AI FRUTTI DI MARE

Semola di grano d'uro, Molluschi, Crostacei, Pesce, Olio EVO.

Medio

Sardegna

1 gg

500 Kcal

FREGOLA SARDA AI FRUTTI DI MARE

Semola di grano d'uro, Molluschi, Crostacei, Pesce, Olio EVO.

Medio

Sardegna

1 gg

500 Kcal

FREGOLA SARDA AI FRUTTI DI MARE

Semola di grano d'uro, Molluschi, Crostacei, Pesce, Olio EVO.

Medio

Sardegna

1 gg

500 Kcal

GENESI

La storia della Fregola Sarda è affascinante e affonda le sue radici in tempi molto antichi. Considerata uno dei prodotti più rappresentativi della gastronomia sarda, le sue origini si perdono un po' nella notte dei tempi, ma alcuni elementi storici e culturali ci aiutano a delinearne il percorso.
Si ritiene che la fregola abbia origini antichissime, con documenti che ne attestano l'esistenza già oltre 1000 anni fa. Alcuni studiosi suggeriscono che la sua diffusione in Sardegna sia legata agli scambi commerciali con popoli navigatori del Mediterraneo, come Fenici e Punici, che potrebbero aver introdotto tecniche simili di lavorazione della semola.

Altri, invece, sostengono che sia una creazione originale dei Sardi, nata dall'esigenza di conservare la pasta più a lungo grazie al processo di essiccazione e tostatura.
Un documento storico rilevante è lo Statuto dei Mugnai di Tempio Pausania risalente al XIV secolo, che già regolamentava la preparazione della fregola, indicando giorni specifici per la sua produzione. Questo testimonia quanto fosse già all'epoca un alimento consolidato e importante nell'economia locale.

Inizialmente, la fregola era probabilmente consumata prevalentemente in brodo o con condimenti semplici, legati ai prodotti della terra e della pastorizia, come testimoniano ricette tradizionali con legumi o carne.
L'abbinamento della fregola con i frutti di mare è un'evoluzione più "recente" nella storia culinaria sarda, sebbene oggi sia diventato uno dei modi più iconici e apprezzati per gustarla, soprattutto nelle zone costiere. La Sardegna, essendo un'isola con una ricca tradizione legata alla pesca, ha naturalmente integrato i doni del mare nella sua cucina.

In particolare, la "fregula cun còciula" (fregola con le arselle, termine spesso usato in Sardegna anche per le vongole veraci) è considerata una delle preparazioni più classiche e rappresentative, specialmente nel sud dell'isola, nella zona di Cagliari.

PARTI (4 PErsone)

PER LA PASTA

Semola di grano duro
a gran grossa
Acqua tiepida
Sale
Semola di grano duro
rimacinata

320 g

140/180 ml
Un pizzico
q.b.

CONDIMENTO

Vongole veraci
Cozze
Gamberi
Calamari di medie dimensioni
Triglie di scoglio
Passata di pomodoro
Aglio
Cipolla bianca
Carote
Gambi di sedano
Prezzemolo fresco
Vino bianco secco
Olio EVO
Sale fino
Fumetto di pesce

500 g
500 g
300 g
2
2
100 g
2 spicchi
1
2
2
q.b.
1 bicchiere
q.b.
q.b.
q.b.

ALLESTIMENTO

  1. Lavorazione della Fregola ("Sa Sfregolatura")
    In una ciotolina, sciogli il sale nell'acqua tiepida. Tieni l'acqua a portata di mano, la userai un cucchiaio alla volta.
    Versa una parte della semola a grana grossa nella ciotola ampia. Inizia a spruzzare piccole quantità di acqua salata (un cucchiaio o due alla volta) sulla semola.
    Con i polpastrelli delle mani (o con il palmo, con un movimento rotatorio), inizia a sfregare la semola contro il fondo e i lati della ciotola. I movimenti devono essere circolari e continui. Man mano che sfreghi, la semola inizierà ad aggregarsi formando dei piccoli granuli irregolari. Aggiungi altra acqua tiepida a piccole dosi solo quando la semola nella ciotola tende ad asciugarsi troppo e i granuli faticano a formarsi.
    È importante non aggiungere troppa acqua in una volta, altrimenti si rischia di ottenere un impasto colloso anziché i chicchi di fregola. Continua a lavorare la semola con movimenti circolari, aggiungendo semola a grana grossa man mano che i granuli si formano e crescono di dimensione.
    Di tanto in tanto, spolvera con un po' di semola rimacinata per evitare che questi si attacchino tra loro per aiutarli a infarinarsi e a prendere forma. Il segreto sta nel continuare a sfregare con pazienza e ritmo costante, aggiungendo acqua e semola gradualmente. La dimensione dei chicchi di fregola dipende dalla durata e dall'intensità dello sfregamento e dalla quantità di semola e acqua aggiunte. Dopo averla lasciata asciugare su un canovaccio per tutta la notte, tosta la fregola in forno a 200° per circa 15 minuti per conferirle il suo caratteristico colore bruno e sapore unico.

  2. Preparare il condimento:
    Vongole: sciacqua bene le vongole sotto acqua corrente e mettile a bagno in acqua fredda salata per almeno 2-3 ore (meglio se cambi l'acqua un paio di volte) per far spurgare l'eventuale sabbia. Scarta quelle rotte o aperte.
    Cozze: pulisci le cozze raschiando bene i gusci per eliminare impurità e bisso (il "filetto" che fuoriesce). Sciacquale accuratamente sotto acqua corrente fredda. Scarta quelle rotte o aperte.
    Gamberi: pulisci i gamberi eliminando la testa e il carapace. Incidi il dorso con un coltellino ed elimina il filo intestinale nero. Tieni il carapace e le teste.
    Calamari: pulisci i calamari separando la testa dal corpo. Elimina la penna di cartilagine trasparente interna, le interiora e la pelle esterna. Sciacquali bene. Taglia il corpo ad anelli e i tentacoli a ciuffetti.
    Triglie: ricava dal pesce i filetti e tagliali a cubetti, tieni le teste e le lische.

  3. Cottura dei Molluschi:
    In una padella capiente, fai soffriggere uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungi le vongole scolate e un poco di vino bianco. Copri con un coperchio e cuoci a fuoco vivo finché non si saranno aperte tutte. Scarta quelle rimaste chiuse. Filtra il liquido di cottura delle vongole con un colino fine e tienilo da parte. Sguscia le vongole. Nella stessa padella, fai soffriggere uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungi le cozze pulite e un poco di vino bianco. Copri e cuoci a fuoco vivo finché non si saranno aperte tutte. Scarta quelle rimaste chiuse. Filtra il liquido di cottura delle cozze e uniscilo a quello delle vongole. Sguscia le cozze.
    Prepara il “fumetto di pesce”: taglia la cipolla, le carote e il sedano a cubetti, uniscili in una pentola dai bordi alti con dell’olio EVO e falli soffriggere, poi unisci le teste delle triglie, le lische, i carapaci dei gamberi e le teste degli stessi, fai rosolare il tutto, poi unisci la passata di pomodoro, il liquido delle cozze e delle vongole e 200 cl di acqua fredda. Lascia bollire per una mezz’ora. Poi filtra il tutto e tieni in caldo.

  4. Preparazione:
    Nella padella capiente dove proseguirai la cottura della fregola, versa un generoso giro d'olio extravergine d'oliva, aggiungi gli anelli e i ciuffetti di calamaro e falli rosolare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco rimanente e lascia evaporare l'alcool. Assaggia il fumetto e se necessario regola di sale.
    Aggiungi ai calamari un paio di mestoli del liquido e cuoci per circa 10-15 minuti a fuoco basso, finché non si sarà un po' addensato.

  5. Fregola:
    Versa la fregola direttamente nella padella, inizia la cottura aggiungendo gradualmente il brodo del fumetto filtrato, un mestolo alla volta, man mano che viene assorbito dalla pasta. Mescola frequentemente.
    A metà cottura della fregola (ci vorranno circa 7-10 minuti dall'inizio dell'aggiunta del liquido), aggiungi i gamberi puliti al sugo. Verso fine cottura della fregola (quando mancano circa 3-4 minuti), unisci le cozze e le vongole sgusciate, e le triglie a cubetti, mescola delicatamente per amalgamare i sapori.
    Quando la fregola sarà cotta (dovrebbe risultare al dente o leggermente morbida, a seconda dei gusti, e il sugo cremoso), spegni il fuoco.
    Aggiungi una generosa manciata di prezzemolo fresco tritato finemente. Mescola bene, copri la padella e lascia riposare la fregola per un paio di minuti prima di servire.
    Questo permette ai sapori di amalgamarsi al meglio e alla fregola di raggiungere la cremosità perfetta. Servi la fregola ai frutti di mare calda.


suggerimento

  • Per un sapore più deciso, puoi aggiungere al condimento un pizzico di peperoncino.

  • Per una preparazione più rapida puoi utilizzare della fragola confezionata

GENESI

La storia della Fregola Sarda è affascinante e affonda le sue radici in tempi molto antichi. Considerata uno dei prodotti più rappresentativi della gastronomia sarda, le sue origini si perdono un po' nella notte dei tempi, ma alcuni elementi storici e culturali ci aiutano a delinearne il percorso.
Si ritiene che la fregola abbia origini antichissime, con documenti che ne attestano l'esistenza già oltre 1000 anni fa. Alcuni studiosi suggeriscono che la sua diffusione in Sardegna sia legata agli scambi commerciali con popoli navigatori del Mediterraneo, come Fenici e Punici, che potrebbero aver introdotto tecniche simili di lavorazione della semola.

Altri, invece, sostengono che sia una creazione originale dei Sardi, nata dall'esigenza di conservare la pasta più a lungo grazie al processo di essiccazione e tostatura.
Un documento storico rilevante è lo Statuto dei Mugnai di Tempio Pausania risalente al XIV secolo, che già regolamentava la preparazione della fregola, indicando giorni specifici per la sua produzione. Questo testimonia quanto fosse già all'epoca un alimento consolidato e importante nell'economia locale.

Inizialmente, la fregola era probabilmente consumata prevalentemente in brodo o con condimenti semplici, legati ai prodotti della terra e della pastorizia, come testimoniano ricette tradizionali con legumi o carne.
L'abbinamento della fregola con i frutti di mare è un'evoluzione più "recente" nella storia culinaria sarda, sebbene oggi sia diventato uno dei modi più iconici e apprezzati per gustarla, soprattutto nelle zone costiere. La Sardegna, essendo un'isola con una ricca tradizione legata alla pesca, ha naturalmente integrato i doni del mare nella sua cucina.

In particolare, la "fregula cun còciula" (fregola con le arselle, termine spesso usato in Sardegna anche per le vongole veraci) è considerata una delle preparazioni più classiche e rappresentative, specialmente nel sud dell'isola, nella zona di Cagliari.

PARTI (4 PErsone)

PER LA PASTA

Semola di grano duro
a gran grossa
Acqua tiepida
Sale
Semola di grano duro
rimacinata

320 g

140/180 ml
Un pizzico
q.b.

CONDIMENTO

Vongole veraci
Cozze
Gamberi
Calamari di medie dimensioni
Triglie di scoglio
Passata di pomodoro
Aglio
Cipolla bianca
Carote
Gambi di sedano
Prezzemolo fresco
Vino bianco secco
Olio EVO
Sale fino
Fumetto di pesce

500 g
500 g
300 g
2
2
100 g
2 spicchi
1
2
2
q.b.
1 bicchiere
q.b.
q.b.
q.b.

ALLESTIMENTO

  1. Lavorazione della Fregola ("Sa Sfregolatura")
    In una ciotolina, sciogli il sale nell'acqua tiepida. Tieni l'acqua a portata di mano, la userai un cucchiaio alla volta.
    Versa una parte della semola a grana grossa nella ciotola ampia. Inizia a spruzzare piccole quantità di acqua salata (un cucchiaio o due alla volta) sulla semola.
    Con i polpastrelli delle mani (o con il palmo, con un movimento rotatorio), inizia a sfregare la semola contro il fondo e i lati della ciotola. I movimenti devono essere circolari e continui. Man mano che sfreghi, la semola inizierà ad aggregarsi formando dei piccoli granuli irregolari. Aggiungi altra acqua tiepida a piccole dosi solo quando la semola nella ciotola tende ad asciugarsi troppo e i granuli faticano a formarsi.
    È importante non aggiungere troppa acqua in una volta, altrimenti si rischia di ottenere un impasto colloso anziché i chicchi di fregola. Continua a lavorare la semola con movimenti circolari, aggiungendo semola a grana grossa man mano che i granuli si formano e crescono di dimensione.
    Di tanto in tanto, spolvera con un po' di semola rimacinata per evitare che questi si attacchino tra loro per aiutarli a infarinarsi e a prendere forma. Il segreto sta nel continuare a sfregare con pazienza e ritmo costante, aggiungendo acqua e semola gradualmente. La dimensione dei chicchi di fregola dipende dalla durata e dall'intensità dello sfregamento e dalla quantità di semola e acqua aggiunte. Dopo averla lasciata asciugare su un canovaccio per tutta la notte, tosta la fregola in forno a 200° per circa 15 minuti per conferirle il suo caratteristico colore bruno e sapore unico.

  2. Preparare il condimento:
    Vongole: sciacqua bene le vongole sotto acqua corrente e mettile a bagno in acqua fredda salata per almeno 2-3 ore (meglio se cambi l'acqua un paio di volte) per far spurgare l'eventuale sabbia. Scarta quelle rotte o aperte.
    Cozze: pulisci le cozze raschiando bene i gusci per eliminare impurità e bisso (il "filetto" che fuoriesce). Sciacquale accuratamente sotto acqua corrente fredda. Scarta quelle rotte o aperte.
    Gamberi: pulisci i gamberi eliminando la testa e il carapace. Incidi il dorso con un coltellino ed elimina il filo intestinale nero. Tieni il carapace e le teste.
    Calamari: pulisci i calamari separando la testa dal corpo. Elimina la penna di cartilagine trasparente interna, le interiora e la pelle esterna. Sciacquali bene. Taglia il corpo ad anelli e i tentacoli a ciuffetti.
    Triglie: ricava dal pesce i filetti e tagliali a cubetti, tieni le teste e le lische.

  3. Cottura dei Molluschi:
    In una padella capiente, fai soffriggere uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungi le vongole scolate e un poco di vino bianco. Copri con un coperchio e cuoci a fuoco vivo finché non si saranno aperte tutte. Scarta quelle rimaste chiuse. Filtra il liquido di cottura delle vongole con un colino fine e tienilo da parte. Sguscia le vongole. Nella stessa padella, fai soffriggere uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungi le cozze pulite e un poco di vino bianco. Copri e cuoci a fuoco vivo finché non si saranno aperte tutte. Scarta quelle rimaste chiuse. Filtra il liquido di cottura delle cozze e uniscilo a quello delle vongole. Sguscia le cozze.
    Prepara il “fumetto di pesce”: taglia la cipolla, le carote e il sedano a cubetti, uniscili in una pentola dai bordi alti con dell’olio EVO e falli soffriggere, poi unisci le teste delle triglie, le lische, i carapaci dei gamberi e le teste degli stessi, fai rosolare il tutto, poi unisci la passata di pomodoro, il liquido delle cozze e delle vongole e 200 cl di acqua fredda. Lascia bollire per una mezz’ora. Poi filtra il tutto e tieni in caldo.

  4. Preparazione:
    Nella padella capiente dove proseguirai la cottura della fregola, versa un generoso giro d'olio extravergine d'oliva, aggiungi gli anelli e i ciuffetti di calamaro e falli rosolare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco rimanente e lascia evaporare l'alcool. Assaggia il fumetto e se necessario regola di sale.
    Aggiungi ai calamari un paio di mestoli del liquido e cuoci per circa 10-15 minuti a fuoco basso, finché non si sarà un po' addensato.

  5. Fregola:
    Versa la fregola direttamente nella padella, inizia la cottura aggiungendo gradualmente il brodo del fumetto filtrato, un mestolo alla volta, man mano che viene assorbito dalla pasta. Mescola frequentemente.
    A metà cottura della fregola (ci vorranno circa 7-10 minuti dall'inizio dell'aggiunta del liquido), aggiungi i gamberi puliti al sugo. Verso fine cottura della fregola (quando mancano circa 3-4 minuti), unisci le cozze e le vongole sgusciate, e le triglie a cubetti, mescola delicatamente per amalgamare i sapori.
    Quando la fregola sarà cotta (dovrebbe risultare al dente o leggermente morbida, a seconda dei gusti, e il sugo cremoso), spegni il fuoco.
    Aggiungi una generosa manciata di prezzemolo fresco tritato finemente. Mescola bene, copri la padella e lascia riposare la fregola per un paio di minuti prima di servire.
    Questo permette ai sapori di amalgamarsi al meglio e alla fregola di raggiungere la cremosità perfetta. Servi la fregola ai frutti di mare calda.


suggerimento

  • Per un sapore più deciso, puoi aggiungere al condimento un pizzico di peperoncino.

  • Per una preparazione più rapida puoi utilizzare della fragola confezionata

GENESI

La storia della Fregola Sarda è affascinante e affonda le sue radici in tempi molto antichi. Considerata uno dei prodotti più rappresentativi della gastronomia sarda, le sue origini si perdono un po' nella notte dei tempi, ma alcuni elementi storici e culturali ci aiutano a delinearne il percorso.
Si ritiene che la fregola abbia origini antichissime, con documenti che ne attestano l'esistenza già oltre 1000 anni fa. Alcuni studiosi suggeriscono che la sua diffusione in Sardegna sia legata agli scambi commerciali con popoli navigatori del Mediterraneo, come Fenici e Punici, che potrebbero aver introdotto tecniche simili di lavorazione della semola.

Altri, invece, sostengono che sia una creazione originale dei Sardi, nata dall'esigenza di conservare la pasta più a lungo grazie al processo di essiccazione e tostatura.
Un documento storico rilevante è lo Statuto dei Mugnai di Tempio Pausania risalente al XIV secolo, che già regolamentava la preparazione della fregola, indicando giorni specifici per la sua produzione. Questo testimonia quanto fosse già all'epoca un alimento consolidato e importante nell'economia locale.

Inizialmente, la fregola era probabilmente consumata prevalentemente in brodo o con condimenti semplici, legati ai prodotti della terra e della pastorizia, come testimoniano ricette tradizionali con legumi o carne.
L'abbinamento della fregola con i frutti di mare è un'evoluzione più "recente" nella storia culinaria sarda, sebbene oggi sia diventato uno dei modi più iconici e apprezzati per gustarla, soprattutto nelle zone costiere. La Sardegna, essendo un'isola con una ricca tradizione legata alla pesca, ha naturalmente integrato i doni del mare nella sua cucina.

In particolare, la "fregula cun còciula" (fregola con le arselle, termine spesso usato in Sardegna anche per le vongole veraci) è considerata una delle preparazioni più classiche e rappresentative, specialmente nel sud dell'isola, nella zona di Cagliari.

PARTI (4 PErsone)

PER LA PASTA

Semola di grano duro
a gran grossa
Acqua tiepida
Sale
Semola di grano duro
rimacinata

320 g

140/180 ml
Un pizzico
q.b.

CONDIMENTO

Vongole veraci
Cozze
Gamberi
Calamari di medie dimensioni
Triglie di scoglio
Passata di pomodoro
Aglio
Cipolla bianca
Carote
Gambi di sedano
Prezzemolo fresco
Vino bianco secco
Olio EVO
Sale fino
Fumetto di pesce

500 g
500 g
300 g
2
2
100 g
2 spicchi
1
2
2
q.b.
1 bicchiere
q.b.
q.b.
q.b.

ALLESTIMENTO

  1. Lavorazione della Fregola ("Sa Sfregolatura")
    In una ciotolina, sciogli il sale nell'acqua tiepida. Tieni l'acqua a portata di mano, la userai un cucchiaio alla volta.
    Versa una parte della semola a grana grossa nella ciotola ampia. Inizia a spruzzare piccole quantità di acqua salata (un cucchiaio o due alla volta) sulla semola.
    Con i polpastrelli delle mani (o con il palmo, con un movimento rotatorio), inizia a sfregare la semola contro il fondo e i lati della ciotola. I movimenti devono essere circolari e continui. Man mano che sfreghi, la semola inizierà ad aggregarsi formando dei piccoli granuli irregolari. Aggiungi altra acqua tiepida a piccole dosi solo quando la semola nella ciotola tende ad asciugarsi troppo e i granuli faticano a formarsi.
    È importante non aggiungere troppa acqua in una volta, altrimenti si rischia di ottenere un impasto colloso anziché i chicchi di fregola. Continua a lavorare la semola con movimenti circolari, aggiungendo semola a grana grossa man mano che i granuli si formano e crescono di dimensione.
    Di tanto in tanto, spolvera con un po' di semola rimacinata per evitare che questi si attacchino tra loro per aiutarli a infarinarsi e a prendere forma. Il segreto sta nel continuare a sfregare con pazienza e ritmo costante, aggiungendo acqua e semola gradualmente. La dimensione dei chicchi di fregola dipende dalla durata e dall'intensità dello sfregamento e dalla quantità di semola e acqua aggiunte. Dopo averla lasciata asciugare su un canovaccio per tutta la notte, tosta la fregola in forno a 200° per circa 15 minuti per conferirle il suo caratteristico colore bruno e sapore unico.

  2. Preparare il condimento:
    Vongole: sciacqua bene le vongole sotto acqua corrente e mettile a bagno in acqua fredda salata per almeno 2-3 ore (meglio se cambi l'acqua un paio di volte) per far spurgare l'eventuale sabbia. Scarta quelle rotte o aperte.
    Cozze: pulisci le cozze raschiando bene i gusci per eliminare impurità e bisso (il "filetto" che fuoriesce). Sciacquale accuratamente sotto acqua corrente fredda. Scarta quelle rotte o aperte.
    Gamberi: pulisci i gamberi eliminando la testa e il carapace. Incidi il dorso con un coltellino ed elimina il filo intestinale nero. Tieni il carapace e le teste.
    Calamari: pulisci i calamari separando la testa dal corpo. Elimina la penna di cartilagine trasparente interna, le interiora e la pelle esterna. Sciacquali bene. Taglia il corpo ad anelli e i tentacoli a ciuffetti.
    Triglie: ricava dal pesce i filetti e tagliali a cubetti, tieni le teste e le lische.

  3. Cottura dei Molluschi:
    In una padella capiente, fai soffriggere uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungi le vongole scolate e un poco di vino bianco. Copri con un coperchio e cuoci a fuoco vivo finché non si saranno aperte tutte. Scarta quelle rimaste chiuse. Filtra il liquido di cottura delle vongole con un colino fine e tienilo da parte. Sguscia le vongole. Nella stessa padella, fai soffriggere uno spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungi le cozze pulite e un poco di vino bianco. Copri e cuoci a fuoco vivo finché non si saranno aperte tutte. Scarta quelle rimaste chiuse. Filtra il liquido di cottura delle cozze e uniscilo a quello delle vongole. Sguscia le cozze.
    Prepara il “fumetto di pesce”: taglia la cipolla, le carote e il sedano a cubetti, uniscili in una pentola dai bordi alti con dell’olio EVO e falli soffriggere, poi unisci le teste delle triglie, le lische, i carapaci dei gamberi e le teste degli stessi, fai rosolare il tutto, poi unisci la passata di pomodoro, il liquido delle cozze e delle vongole e 200 cl di acqua fredda. Lascia bollire per una mezz’ora. Poi filtra il tutto e tieni in caldo.

  4. Preparazione:
    Nella padella capiente dove proseguirai la cottura della fregola, versa un generoso giro d'olio extravergine d'oliva, aggiungi gli anelli e i ciuffetti di calamaro e falli rosolare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco rimanente e lascia evaporare l'alcool. Assaggia il fumetto e se necessario regola di sale.
    Aggiungi ai calamari un paio di mestoli del liquido e cuoci per circa 10-15 minuti a fuoco basso, finché non si sarà un po' addensato.

  5. Fregola:
    Versa la fregola direttamente nella padella, inizia la cottura aggiungendo gradualmente il brodo del fumetto filtrato, un mestolo alla volta, man mano che viene assorbito dalla pasta. Mescola frequentemente.
    A metà cottura della fregola (ci vorranno circa 7-10 minuti dall'inizio dell'aggiunta del liquido), aggiungi i gamberi puliti al sugo. Verso fine cottura della fregola (quando mancano circa 3-4 minuti), unisci le cozze e le vongole sgusciate, e le triglie a cubetti, mescola delicatamente per amalgamare i sapori.
    Quando la fregola sarà cotta (dovrebbe risultare al dente o leggermente morbida, a seconda dei gusti, e il sugo cremoso), spegni il fuoco.
    Aggiungi una generosa manciata di prezzemolo fresco tritato finemente. Mescola bene, copri la padella e lascia riposare la fregola per un paio di minuti prima di servire.
    Questo permette ai sapori di amalgamarsi al meglio e alla fregola di raggiungere la cremosità perfetta. Servi la fregola ai frutti di mare calda.


suggerimento

  • Per un sapore più deciso, puoi aggiungere al condimento un pizzico di peperoncino.

  • Per una preparazione più rapida puoi utilizzare della fragola confezionata