
TIMBALLO DI BONIFACIO VIII
Fettuccine, Vitello, Rigaglie di pollo, Funghi secchi, Prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano.
Difficile
Lazio
180 min
920 Kcal

TIMBALLO DI BONIFACIO VIII
Fettuccine, Vitello, Rigaglie di pollo, Funghi secchi, Prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano.
Difficile
Lazio
180 min
920 Kcal

TIMBALLO DI BONIFACIO VIII
Fettuccine, Vitello, Rigaglie di pollo, Funghi secchi, Prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano.
Difficile
Lazio
180 min
920 Kcal
GENESI
Il Timballo di Bonifacio VIII è un capolavoro gastronomico profondamente radicato nella storia e nella cultura di Anagni, la "città dei Papi" nel cuore della Ciociaria, in Lazio. Questo piatto sontuoso è un omaggio alla figura più illustre e controversa della città, Papa Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani. La ricetta, così come la conosciamo oggi, affonda le sue radici in una tradizione secolare, gelosamente custodita e tramandata da generazioni. Si narra che la sua origine sia legata all'antico "Ristorante del Gallo", un locale storico di Anagni che fin dal XVII secolo delizia i palati con i sapori autentici del territorio. Proprio in questo luogo, la ricetta è stata perfezionata e in seguito protetta da un marchio registrato per preservarne l'autenticità e l'unicità.
Il timballo non è un semplice primo piatto, ma una celebrazione della cucina ciociara più ricca e nobile, in contrasto con le sue origini prevalentemente povere e contadine. La preparazione complessa e la ricchezza degli ingredienti — dalle fettuccine fresche fatte a mano, al ragù elaborato con polpettine di vitello, rigaglie di pollo e funghi, fino allo scenografico involucro di prosciutto crudo — evocano i banchetti papali di un tempo. La scelta di dedicare questo piatto a Bonifacio VIII non è casuale: simboleggia la potenza, la ricchezza ma anche la complessità di una figura storica che ha segnato indelebilmente la storia della Chiesa e d'Italia. Gustare il Timballo di Bonifacio VIII significa quindi intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di un'epoca passata, un'esperienza culinaria che unisce storia, cultura e alta gastronomia.
PARTI (4 PErsone)
PER LA PASTA FRESCA
Farina 00
Uova intere
Sale
300 gr
3
Un pizzico
PER IL RIPIENO
Macinato di vitello
Rigaglie di pollo
Funghi secchi
Pomodori pelati
Carota
Costa di sedano
Cipolla dorata
Vino bianco secco
Olio EVO
Sale fino
Pepe nero macinato
Uovo (per le polpettine)
Parmigiano Reggiano (per le p.)
200 gr
130 gr
20 gr
550 gr
1
1
1
70 cl
q.b
q.b
q.b
1
35 gr
ASSEMBLAGGIO
Prosciutto crudo dolce
Parmigiano Reggiano
Burro (per la teglia)
140 gr
70 gr
q.b
ALLESTIMENTO
Per la pasta fresca:
Su una spianatoia, forma una fontana con la farina e il sale. Rompi al centro le uova e inizia a sbatterle con una forchetta, incorporando gradualmente la farina dai bordi. Quando l'impasto diventa più consistente, lavoralo energicamente con le mani per circa 10-15 minuti, fino a ottenere un panetto liscio, omogeneo ed elastico. Avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo, stendi l'impasto con un mattarello o con la macchina per la pasta fino a ottenere delle sfoglie non troppo sottili. Infarinale leggermente, arrotolale su sé stesse e tagliale a una larghezza di circa 5-7 mm per ricavare le fettuccine. Disponile su un vassoio infarinato, ben distanziate.Per il ripieno:
Metti in ammollo i funghi secchi in una ciotola con acqua tiepida per circa 20 minuti. Nel frattempo, prepara un trito fine con carota, sedano e cipolla. Pulisci accuratamente le rigaglie di pollo e tritale finemente al coltello. In una ciotola, amalgama la carne di vitello macinata con l'uovo, i 35 gr di Parmigiano Reggiano, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Con le mani leggermente umide, forma delle polpettine molto piccole, grandi quanto una nocciola. In un tegame capiente, fai scaldare un generoso giro di olio EVO e soffriggi il trito di verdure a fuoco dolce. Quando sarà appassito, alza la fiamma, aggiungi le rigaglie tritate e lasciale rosolare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco e lascia evaporare l'alcol. Aggiungi le polpettine e falle dorare uniformemente su tutti i lati. Strizza bene i funghi ammollati, tritali grossolanamente e uniscili al sugo. Infine, versa i pomodori pelati, che avrai precedentemente schiacciato con una forchetta. Aggiusta di sale e pepe, abbassa la fiamma al minimo, copri e lascia sobbollire il ragù per almeno un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.Per l'assemblaggio e la cottura:
Preriscalda il forno a 180°C in modalità statica. Imburra generosamente uno stampo a cerniera o una pirofila rotonda dai bordi alti (diametro circa 20 cm). Fodera completamente il fondo e i bordi con le fette di prosciutto crudo, facendole aderire bene e lasciandole fuoriuscire abbondantemente. Cuoci le fettuccine in abbondante acqua salata. Scolale molto al dente (dovranno cuocere per circa la metà del tempo indicato), poiché completeranno la cottura in forno. Versa la pasta in una ciotola capiente e condiscila con il ragù preparato e i 70 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato. Mescola delicatamente per distribuire uniformemente il condimento. Trasferisci le fettuccine condite all'interno dello stampo foderato di prosciutto, compattando leggermente. Ripiega verso l'interno le fette di prosciutto che sbordano, in modo da sigillare completamente la superficie del timballo. Inforna e cuoci per circa 30-40 minuti, o finché il prosciutto in superficie non risulterà dorato e croccante. Sforna il timballo, lascialo assestare per 10-15 minuti, poi capovolgilo con delicatezza su un piatto da portata e servilo caldo.
suggerimento
Per un sapore ancora più deciso, puoi aggiungere al ragù una piccola quantità di pancetta tesa o guanciale durante il soffritto iniziale.
Assicurati di scolare la pasta molto al dente, altrimenti risulterà scotta dopo la cottura in forno.
La scelta di un prosciutto crudo dolce e di ottima qualità è fondamentale, poiché formerà la crosta esterna del timballo e ne influenzerà notevolmente il sapore.
Lascia riposare il timballo qualche minuto prima di servire.
GENESI
Il Timballo di Bonifacio VIII è un capolavoro gastronomico profondamente radicato nella storia e nella cultura di Anagni, la "città dei Papi" nel cuore della Ciociaria, in Lazio. Questo piatto sontuoso è un omaggio alla figura più illustre e controversa della città, Papa Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani. La ricetta, così come la conosciamo oggi, affonda le sue radici in una tradizione secolare, gelosamente custodita e tramandata da generazioni. Si narra che la sua origine sia legata all'antico "Ristorante del Gallo", un locale storico di Anagni che fin dal XVII secolo delizia i palati con i sapori autentici del territorio. Proprio in questo luogo, la ricetta è stata perfezionata e in seguito protetta da un marchio registrato per preservarne l'autenticità e l'unicità.
Il timballo non è un semplice primo piatto, ma una celebrazione della cucina ciociara più ricca e nobile, in contrasto con le sue origini prevalentemente povere e contadine. La preparazione complessa e la ricchezza degli ingredienti — dalle fettuccine fresche fatte a mano, al ragù elaborato con polpettine di vitello, rigaglie di pollo e funghi, fino allo scenografico involucro di prosciutto crudo — evocano i banchetti papali di un tempo. La scelta di dedicare questo piatto a Bonifacio VIII non è casuale: simboleggia la potenza, la ricchezza ma anche la complessità di una figura storica che ha segnato indelebilmente la storia della Chiesa e d'Italia. Gustare il Timballo di Bonifacio VIII significa quindi intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di un'epoca passata, un'esperienza culinaria che unisce storia, cultura e alta gastronomia.
PARTI (4 PErsone)
PER LA PASTA FRESCA
Farina 00
Uova intere
Sale
300 gr
3
Un pizzico
PER IL RIPIENO
Macinato di vitello
Rigaglie di pollo
Funghi secchi
Pomodori pelati
Carota
Costa di sedano
Cipolla dorata
Vino bianco secco
Olio EVO
Sale fino
Pepe nero macinato
Uovo (per le polpettine)
Parmigiano Reggiano (per le p.)
200 gr
130 gr
20 gr
550 gr
1
1
1
70 cl
q.b
q.b
q.b
1
35 gr
ASSEMBLAGGIO
Prosciutto crudo dolce
Parmigiano Reggiano
Burro (per la teglia)
140 gr
70 gr
q.b
ALLESTIMENTO
Per la pasta fresca:
Su una spianatoia, forma una fontana con la farina e il sale. Rompi al centro le uova e inizia a sbatterle con una forchetta, incorporando gradualmente la farina dai bordi. Quando l'impasto diventa più consistente, lavoralo energicamente con le mani per circa 10-15 minuti, fino a ottenere un panetto liscio, omogeneo ed elastico. Avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo, stendi l'impasto con un mattarello o con la macchina per la pasta fino a ottenere delle sfoglie non troppo sottili. Infarinale leggermente, arrotolale su sé stesse e tagliale a una larghezza di circa 5-7 mm per ricavare le fettuccine. Disponile su un vassoio infarinato, ben distanziate.Per il ripieno:
Metti in ammollo i funghi secchi in una ciotola con acqua tiepida per circa 20 minuti. Nel frattempo, prepara un trito fine con carota, sedano e cipolla. Pulisci accuratamente le rigaglie di pollo e tritale finemente al coltello. In una ciotola, amalgama la carne di vitello macinata con l'uovo, i 35 gr di Parmigiano Reggiano, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Con le mani leggermente umide, forma delle polpettine molto piccole, grandi quanto una nocciola. In un tegame capiente, fai scaldare un generoso giro di olio EVO e soffriggi il trito di verdure a fuoco dolce. Quando sarà appassito, alza la fiamma, aggiungi le rigaglie tritate e lasciale rosolare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco e lascia evaporare l'alcol. Aggiungi le polpettine e falle dorare uniformemente su tutti i lati. Strizza bene i funghi ammollati, tritali grossolanamente e uniscili al sugo. Infine, versa i pomodori pelati, che avrai precedentemente schiacciato con una forchetta. Aggiusta di sale e pepe, abbassa la fiamma al minimo, copri e lascia sobbollire il ragù per almeno un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.Per l'assemblaggio e la cottura:
Preriscalda il forno a 180°C in modalità statica. Imburra generosamente uno stampo a cerniera o una pirofila rotonda dai bordi alti (diametro circa 20 cm). Fodera completamente il fondo e i bordi con le fette di prosciutto crudo, facendole aderire bene e lasciandole fuoriuscire abbondantemente. Cuoci le fettuccine in abbondante acqua salata. Scolale molto al dente (dovranno cuocere per circa la metà del tempo indicato), poiché completeranno la cottura in forno. Versa la pasta in una ciotola capiente e condiscila con il ragù preparato e i 70 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato. Mescola delicatamente per distribuire uniformemente il condimento. Trasferisci le fettuccine condite all'interno dello stampo foderato di prosciutto, compattando leggermente. Ripiega verso l'interno le fette di prosciutto che sbordano, in modo da sigillare completamente la superficie del timballo. Inforna e cuoci per circa 30-40 minuti, o finché il prosciutto in superficie non risulterà dorato e croccante. Sforna il timballo, lascialo assestare per 10-15 minuti, poi capovolgilo con delicatezza su un piatto da portata e servilo caldo.
suggerimento
Per un sapore ancora più deciso, puoi aggiungere al ragù una piccola quantità di pancetta tesa o guanciale durante il soffritto iniziale.
Assicurati di scolare la pasta molto al dente, altrimenti risulterà scotta dopo la cottura in forno.
La scelta di un prosciutto crudo dolce e di ottima qualità è fondamentale, poiché formerà la crosta esterna del timballo e ne influenzerà notevolmente il sapore.
Lascia riposare il timballo qualche minuto prima di servire.
GENESI
Il Timballo di Bonifacio VIII è un capolavoro gastronomico profondamente radicato nella storia e nella cultura di Anagni, la "città dei Papi" nel cuore della Ciociaria, in Lazio. Questo piatto sontuoso è un omaggio alla figura più illustre e controversa della città, Papa Bonifacio VIII, al secolo Benedetto Caetani. La ricetta, così come la conosciamo oggi, affonda le sue radici in una tradizione secolare, gelosamente custodita e tramandata da generazioni. Si narra che la sua origine sia legata all'antico "Ristorante del Gallo", un locale storico di Anagni che fin dal XVII secolo delizia i palati con i sapori autentici del territorio. Proprio in questo luogo, la ricetta è stata perfezionata e in seguito protetta da un marchio registrato per preservarne l'autenticità e l'unicità.
Il timballo non è un semplice primo piatto, ma una celebrazione della cucina ciociara più ricca e nobile, in contrasto con le sue origini prevalentemente povere e contadine. La preparazione complessa e la ricchezza degli ingredienti — dalle fettuccine fresche fatte a mano, al ragù elaborato con polpettine di vitello, rigaglie di pollo e funghi, fino allo scenografico involucro di prosciutto crudo — evocano i banchetti papali di un tempo. La scelta di dedicare questo piatto a Bonifacio VIII non è casuale: simboleggia la potenza, la ricchezza ma anche la complessità di una figura storica che ha segnato indelebilmente la storia della Chiesa e d'Italia. Gustare il Timballo di Bonifacio VIII significa quindi intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di un'epoca passata, un'esperienza culinaria che unisce storia, cultura e alta gastronomia.
PARTI (4 PErsone)
PER LA PASTA FRESCA
Farina 00
Uova intere
Sale
300 gr
3
Un pizzico
PER IL RIPIENO
Macinato di vitello
Rigaglie di pollo
Funghi secchi
Pomodori pelati
Carota
Costa di sedano
Cipolla dorata
Vino bianco secco
Olio EVO
Sale fino
Pepe nero macinato
Uovo (per le polpettine)
Parmigiano Reggiano (per le p.)
200 gr
130 gr
20 gr
550 gr
1
1
1
70 cl
q.b
q.b
q.b
1
35 gr
ASSEMBLAGGIO
Prosciutto crudo dolce
Parmigiano Reggiano
Burro (per la teglia)
140 gr
70 gr
q.b
ALLESTIMENTO
Per la pasta fresca:
Su una spianatoia, forma una fontana con la farina e il sale. Rompi al centro le uova e inizia a sbatterle con una forchetta, incorporando gradualmente la farina dai bordi. Quando l'impasto diventa più consistente, lavoralo energicamente con le mani per circa 10-15 minuti, fino a ottenere un panetto liscio, omogeneo ed elastico. Avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo, stendi l'impasto con un mattarello o con la macchina per la pasta fino a ottenere delle sfoglie non troppo sottili. Infarinale leggermente, arrotolale su sé stesse e tagliale a una larghezza di circa 5-7 mm per ricavare le fettuccine. Disponile su un vassoio infarinato, ben distanziate.Per il ripieno:
Metti in ammollo i funghi secchi in una ciotola con acqua tiepida per circa 20 minuti. Nel frattempo, prepara un trito fine con carota, sedano e cipolla. Pulisci accuratamente le rigaglie di pollo e tritale finemente al coltello. In una ciotola, amalgama la carne di vitello macinata con l'uovo, i 35 gr di Parmigiano Reggiano, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Con le mani leggermente umide, forma delle polpettine molto piccole, grandi quanto una nocciola. In un tegame capiente, fai scaldare un generoso giro di olio EVO e soffriggi il trito di verdure a fuoco dolce. Quando sarà appassito, alza la fiamma, aggiungi le rigaglie tritate e lasciale rosolare per qualche minuto. Sfuma con il vino bianco e lascia evaporare l'alcol. Aggiungi le polpettine e falle dorare uniformemente su tutti i lati. Strizza bene i funghi ammollati, tritali grossolanamente e uniscili al sugo. Infine, versa i pomodori pelati, che avrai precedentemente schiacciato con una forchetta. Aggiusta di sale e pepe, abbassa la fiamma al minimo, copri e lascia sobbollire il ragù per almeno un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.Per l'assemblaggio e la cottura:
Preriscalda il forno a 180°C in modalità statica. Imburra generosamente uno stampo a cerniera o una pirofila rotonda dai bordi alti (diametro circa 20 cm). Fodera completamente il fondo e i bordi con le fette di prosciutto crudo, facendole aderire bene e lasciandole fuoriuscire abbondantemente. Cuoci le fettuccine in abbondante acqua salata. Scolale molto al dente (dovranno cuocere per circa la metà del tempo indicato), poiché completeranno la cottura in forno. Versa la pasta in una ciotola capiente e condiscila con il ragù preparato e i 70 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato. Mescola delicatamente per distribuire uniformemente il condimento. Trasferisci le fettuccine condite all'interno dello stampo foderato di prosciutto, compattando leggermente. Ripiega verso l'interno le fette di prosciutto che sbordano, in modo da sigillare completamente la superficie del timballo. Inforna e cuoci per circa 30-40 minuti, o finché il prosciutto in superficie non risulterà dorato e croccante. Sforna il timballo, lascialo assestare per 10-15 minuti, poi capovolgilo con delicatezza su un piatto da portata e servilo caldo.
suggerimento
Per un sapore ancora più deciso, puoi aggiungere al ragù una piccola quantità di pancetta tesa o guanciale durante il soffritto iniziale.
Assicurati di scolare la pasta molto al dente, altrimenti risulterà scotta dopo la cottura in forno.
La scelta di un prosciutto crudo dolce e di ottima qualità è fondamentale, poiché formerà la crosta esterna del timballo e ne influenzerà notevolmente il sapore.
Lascia riposare il timballo qualche minuto prima di servire.