MALOREDDUS ALLA CAMPIDANESE

Semola, Salsiccia , Zafferano, Pecorino, Pomodoro.

Medio

Sardegna

80 min

650 Kcal

MALOREDDUS ALLA CAMPIDANESE

Semola, Salsiccia , Zafferano, Pecorino, Pomodoro.

Medio

Sardegna

80 min

650 Kcal

MALOREDDUS ALLA CAMPIDANESE

Semola, Salsiccia , Zafferano, Pecorino, Pomodoro.

Medio

Sardegna

80 min

650 Kcal

GENESI

I Malloreddus alla Campidanese sono uno dei piatti più rappresentativi della Sardegna, un vero e proprio simbolo della cucina tradizionale, in particolare quella del Campidano, la vasta pianura nel sud dell'isola. Il nome "malloreddus" deriva dal sardo "malloru", che significa toro, e il diminutivo "malloreddus" si traduce con "vitellini", un nome ispirato alla loro forma piccola e ricurva che richiamava, nella fantasia contadina, la pancia di un piccolo vitello.

Questa pasta di semola di grano duro e acqua, caratterizzata dalle inconfondibili rigature ottenute schiacciandola su un setaccio di paglia ("su ciuliri"), ha origini antichissime ed è da sempre protagonista delle feste e delle sagre paesane, nonché dei pranzi domenicali in famiglia.

Il condimento "alla campidanese" è un sugo ricco e saporito a base di salsiccia sarda fresca sbriciolata, pomodoro e zafferano, spezia preziosa coltivata nell'isola. L'unione dei malloreddus con questo sugo, che esprime i sapori forti e genuini della terra sarda, crea un'armonia perfetta. I Malloreddus alla Campidanese non sono solo un piatto, ma un'esperienza che racconta la storia agropastorale della Sardegna e la sua profonda identità culturale.

PARTI (4 PErsone)

PER LA PASTA

Semola di grano duro
Acqua
Sale

400 g
300 ml
1 pizzico

PER IL CONDIMENTO

Salsiccia fresca al finocchietto
Pomodori pelati
Cipolla bianca
Aglio
Pistilli di zafferano essiccati
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale e pepe
Basilico fresco
Pecorino sardo grattugiato

500 g
900 g
1
1 spicchio
0,25 g
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.

ALLESTIMENTO

  1. Per la pasta:
    Disponi la semola a fontana sulla spianatoia, aggiungi il sale e comincia ad impastare aggiungendo gradatamente l’acqua, fino a che l’impasto risulterà omogeno e liscio.
    Fai riposare l’impasto coperto per circa venti minuti.
    Forma dei piccoli cilindri di pasta dallo spessore di mezzo centimetro e tagliali a tocchetti di circa 1 cm, poi passateli sul rigagnocchi, tenendo la parte tagliata verso l’alto, proseguite in questo modo fino ad esaurire l'impasto.
    Appoggia i malloreddus su un canovaccio leggermente infarinato.

  2. Per il condimento:
    Una ventina di minuti prima sbriciola i pistilli di zafferano e uniscili a un bicchiere di acqua calda prima di aggiungerli al sugo, rilasceranno tutto il loro aroma.
    Sbriciola la salsiccia e falla rosolare in una casseruola con un filo d'olio extravergine d'oliva.
    Trita finemente la cipolla e l'aglio e aggiungili alla salsiccia, facendo soffriggere per qualche minuto.
    Versa i pomodori pelati passati al passaverdure, aggiungi lo zafferano, sale e pepe, e lascia cuocere a fuoco lento per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto.
    A fine cottura, aggiungi le foglie di basilico fresco.

  3. Malloreddus:
    Cuoci i malloreddus in abbondante acqua salata bollente per circa 10 minuti, o finché non saliranno a galla.
    Scola i malloreddus e condiscili con il ragù alla campidanese.
    Cospargi con pecorino sardo grattugiato e servi ben caldi.

suggerimento

  • Per un sapore più deciso, puoi aggiungere al ragù un pizzico di peperoncino.

  • Aggiungi al ragù un bicchiere di vino rosso Cannonau per dare un sapore più intenso

GENESI

I Malloreddus alla Campidanese sono uno dei piatti più rappresentativi della Sardegna, un vero e proprio simbolo della cucina tradizionale, in particolare quella del Campidano, la vasta pianura nel sud dell'isola. Il nome "malloreddus" deriva dal sardo "malloru", che significa toro, e il diminutivo "malloreddus" si traduce con "vitellini", un nome ispirato alla loro forma piccola e ricurva che richiamava, nella fantasia contadina, la pancia di un piccolo vitello.

Questa pasta di semola di grano duro e acqua, caratterizzata dalle inconfondibili rigature ottenute schiacciandola su un setaccio di paglia ("su ciuliri"), ha origini antichissime ed è da sempre protagonista delle feste e delle sagre paesane, nonché dei pranzi domenicali in famiglia.

Il condimento "alla campidanese" è un sugo ricco e saporito a base di salsiccia sarda fresca sbriciolata, pomodoro e zafferano, spezia preziosa coltivata nell'isola. L'unione dei malloreddus con questo sugo, che esprime i sapori forti e genuini della terra sarda, crea un'armonia perfetta. I Malloreddus alla Campidanese non sono solo un piatto, ma un'esperienza che racconta la storia agropastorale della Sardegna e la sua profonda identità culturale.

PARTI (4 PErsone)

PER LA PASTA

Semola di grano duro
Acqua
Sale

400 g
300 ml
1 pizzico

PER IL CONDIMENTO

Salsiccia fresca al finocchietto
Pomodori pelati
Cipolla bianca
Aglio
Pistilli di zafferano essiccati
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale e pepe
Basilico fresco
Pecorino sardo grattugiato

500 g
900 g
1
1 spicchio
0,25 g
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.

ALLESTIMENTO

  1. Per la pasta:
    Disponi la semola a fontana sulla spianatoia, aggiungi il sale e comincia ad impastare aggiungendo gradatamente l’acqua, fino a che l’impasto risulterà omogeno e liscio.
    Fai riposare l’impasto coperto per circa venti minuti.
    Forma dei piccoli cilindri di pasta dallo spessore di mezzo centimetro e tagliali a tocchetti di circa 1 cm, poi passateli sul rigagnocchi, tenendo la parte tagliata verso l’alto, proseguite in questo modo fino ad esaurire l'impasto.
    Appoggia i malloreddus su un canovaccio leggermente infarinato.

  2. Per il condimento:
    Una ventina di minuti prima sbriciola i pistilli di zafferano e uniscili a un bicchiere di acqua calda prima di aggiungerli al sugo, rilasceranno tutto il loro aroma.
    Sbriciola la salsiccia e falla rosolare in una casseruola con un filo d'olio extravergine d'oliva.
    Trita finemente la cipolla e l'aglio e aggiungili alla salsiccia, facendo soffriggere per qualche minuto.
    Versa i pomodori pelati passati al passaverdure, aggiungi lo zafferano, sale e pepe, e lascia cuocere a fuoco lento per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto.
    A fine cottura, aggiungi le foglie di basilico fresco.

  3. Malloreddus:
    Cuoci i malloreddus in abbondante acqua salata bollente per circa 10 minuti, o finché non saliranno a galla.
    Scola i malloreddus e condiscili con il ragù alla campidanese.
    Cospargi con pecorino sardo grattugiato e servi ben caldi.

suggerimento

  • Per un sapore più deciso, puoi aggiungere al ragù un pizzico di peperoncino.

  • Aggiungi al ragù un bicchiere di vino rosso Cannonau per dare un sapore più intenso

GENESI

I Malloreddus alla Campidanese sono uno dei piatti più rappresentativi della Sardegna, un vero e proprio simbolo della cucina tradizionale, in particolare quella del Campidano, la vasta pianura nel sud dell'isola. Il nome "malloreddus" deriva dal sardo "malloru", che significa toro, e il diminutivo "malloreddus" si traduce con "vitellini", un nome ispirato alla loro forma piccola e ricurva che richiamava, nella fantasia contadina, la pancia di un piccolo vitello.

Questa pasta di semola di grano duro e acqua, caratterizzata dalle inconfondibili rigature ottenute schiacciandola su un setaccio di paglia ("su ciuliri"), ha origini antichissime ed è da sempre protagonista delle feste e delle sagre paesane, nonché dei pranzi domenicali in famiglia.

Il condimento "alla campidanese" è un sugo ricco e saporito a base di salsiccia sarda fresca sbriciolata, pomodoro e zafferano, spezia preziosa coltivata nell'isola. L'unione dei malloreddus con questo sugo, che esprime i sapori forti e genuini della terra sarda, crea un'armonia perfetta. I Malloreddus alla Campidanese non sono solo un piatto, ma un'esperienza che racconta la storia agropastorale della Sardegna e la sua profonda identità culturale.

PARTI (4 PErsone)

PER LA PASTA

Semola di grano duro
Acqua
Sale

400 g
300 ml
1 pizzico

PER IL CONDIMENTO

Salsiccia fresca al finocchietto
Pomodori pelati
Cipolla bianca
Aglio
Pistilli di zafferano essiccati
Olio extravergine d'oliva q.b.
Sale e pepe
Basilico fresco
Pecorino sardo grattugiato

500 g
900 g
1
1 spicchio
0,25 g
q.b.
q.b.
q.b.
q.b.

ALLESTIMENTO

  1. Per la pasta:
    Disponi la semola a fontana sulla spianatoia, aggiungi il sale e comincia ad impastare aggiungendo gradatamente l’acqua, fino a che l’impasto risulterà omogeno e liscio.
    Fai riposare l’impasto coperto per circa venti minuti.
    Forma dei piccoli cilindri di pasta dallo spessore di mezzo centimetro e tagliali a tocchetti di circa 1 cm, poi passateli sul rigagnocchi, tenendo la parte tagliata verso l’alto, proseguite in questo modo fino ad esaurire l'impasto.
    Appoggia i malloreddus su un canovaccio leggermente infarinato.

  2. Per il condimento:
    Una ventina di minuti prima sbriciola i pistilli di zafferano e uniscili a un bicchiere di acqua calda prima di aggiungerli al sugo, rilasceranno tutto il loro aroma.
    Sbriciola la salsiccia e falla rosolare in una casseruola con un filo d'olio extravergine d'oliva.
    Trita finemente la cipolla e l'aglio e aggiungili alla salsiccia, facendo soffriggere per qualche minuto.
    Versa i pomodori pelati passati al passaverdure, aggiungi lo zafferano, sale e pepe, e lascia cuocere a fuoco lento per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto.
    A fine cottura, aggiungi le foglie di basilico fresco.

  3. Malloreddus:
    Cuoci i malloreddus in abbondante acqua salata bollente per circa 10 minuti, o finché non saliranno a galla.
    Scola i malloreddus e condiscili con il ragù alla campidanese.
    Cospargi con pecorino sardo grattugiato e servi ben caldi.

suggerimento

  • Per un sapore più deciso, puoi aggiungere al ragù un pizzico di peperoncino.

  • Aggiungi al ragù un bicchiere di vino rosso Cannonau per dare un sapore più intenso