
SCHLUTZKRAPFEN
Farina di segale, Farina di frumento, Uovo, Spinaci, Ricotta, Parmigiano Reggiano, Erba cipollina, Burro
Medio
Trentino-Alto Adige
60 min
680 Kcal

SCHLUTZKRAPFEN
Farina di segale, Farina di frumento, Uovo, Spinaci, Ricotta, Parmigiano Reggiano, Erba cipollina, Burro
Medio
Trentino-Alto Adige
60 min
680 Kcal

SCHLUTZKRAPFEN
Farina di segale, Farina di frumento, Uovo, Spinaci, Ricotta, Parmigiano Reggiano, Erba cipollina, Burro
Medio
Trentino-Alto Adige
60 min
680 Kcal
GENESI
Gli Schlutzkrapfen, noti anche come "mezzelune tirolesi", sono un piatto iconico della cucina tradizionale del Trentino-Alto Adige e in particolare della Val Pusteria.
La loro storia affonda le radici nella cultura contadina di queste valli, dove la necessità di creare piatti sostanziosi e nutrienti, utilizzando ingredienti semplici e facilmente reperibili, ha dato vita a questa deliziosa pasta ripiena.
Il nome "Schlutzkrapfen" deriva dal verbo tedesco "schluzen", che significa "scivolare", a indicare la loro consistenza liscia e invitante che li rende piacevoli al palato. In alcune zone delle valli ladine sono conosciuti con nomi diversi, come "cancì", "crafuncins", "cajincì", "casonzì" o "casunziei", testimoniando la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie alpine.
Sebbene la versione più diffusa e amata sia quella con ripieno di spinaci e ricotta, la versatilità degli Schlutzkrapfen ha permesso lo sviluppo di numerose varianti, tra cui quelle con patate, rape rosse, funghi o persino ortiche, spesso legate alla stagionalità e alla disponibilità dei prodotti del territorio. Questo piatto, semplice nella sua essenza, rappresenta un vero e proprio simbolo della convivialità e del calore familiare, tramandato di generazione in generazione e ancora oggi preparato con passione nelle case e nelle osterie dell'Alto Adige.
PARTI (4 PErsone)
PER LA PASTA
Farina di segale
Farina di frumento 00
Uovo
Acqua tiepida
Olio EVO
Sale
150 gr
100 gr
1
50-60 ml
1 cucchiaio
q.b
PER IL RIPIENO
Spinaci freschi
Ricotta vaccina fresca
Cipolla
Aglio
Burro
Parmigiano Reggiano
Erba cipollina fresca
Noce moscata
Pepe nero
Sale
300 gr
100 gr
50 gr
1/2 spicchio
1 cucchiaio
1 cucchiaio
1 cucchiaio
q.b
q.b
q.b
PER IL CONDIMENTO
Burro
Parmigiano Reggiano
Erba cipollina fresca
50 gr
q.b
q.b
ALLESTIMENTO
Per il ripieno:
Inizia preparando il ripieno. Lava accuratamente gli spinaci freschi e lessali in poca acqua salata per pochi minuti, finché non saranno teneri. Scolali bene, strizzali per eliminare l'acqua in eccesso e tritali finemente.
Nel frattempo, in una padella, fai sciogliere un cucchiaio di burro e fai appassire la cipolla tritata finemente con il mezzo spicchio d'aglio. Quando la cipolla sarà morbida e traslucida, unisci gli spinaci tritati e lasciali insaporire per qualche minuto a fuoco basso. Togli dal fuoco e lascia raffreddare completamente.
In una ciotola capiente, unisci la ricotta vaccina, gli spinaci saltati, il Parmigiano Reggiano grattugiato e l'erba cipollina tritata. Insaporisci con un pizzico di noce moscata, sale e pepe nero macinato al momento. Amalgama tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo e compatto.Per la pasta fresca:
Su una spianatoia o in una ciotola capiente, unisci le due farine e il sale. Forma una fontana al centro e rompi l'uovo. Aggiungi l'olio EVO e inizia a impastare, incorporando gradualmente l'acqua tiepida, poca alla volta. Lavora l'impasto energicamente per circa 10-15 minuti, finché non otterrai un panetto liscio, elastico e omogeneo. Se l'impasto dovesse risultare troppo sodo, aggiungi un altro goccio d'acqua; se troppo appiccicoso, aggiungi un po' di farina. Copri l'impasto con un canovaccio pulito o con della pellicola trasparente e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Questo permetterà al glutine di rilassarsi e renderà la pasta più facile da stendere.Per la formatura degli Schlutzkrapfen:
Trascorso il tempo di riposo, riprendi l'impasto e stendilo con un mattarello o con l'apposita macchina per la pasta, ricavando una sfoglia sottile di circa 1-2 mm di spessore. Con un coppapasta rotondo (di circa 6-8 cm di diametro) o un bicchiere, ricava tanti dischi.
Adagia una piccola noce di ripieno al centro di ogni disco. Inumidisci leggermente i bordi di metà disco con un po' d'acqua, poi ripiega il disco a metà, formando una mezzaluna. Premi bene i bordi con le dita per sigillarli, in modo che il ripieno non fuoriesca durante la cottura. Puoi anche usare i rebbi di una forchetta per creare un decoro e assicurare una chiusura perfetta. Man mano che li prepari, disponi gli Schlutzkrapfen su un vassoio leggermente infarinato per evitare che si attacchino.Per la cottura e il condimento:
Porta a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola capiente. Tuffa delicatamente gli Schlutzkrapfen e cuocili per circa 3-4 minuti dal momento in cui riemergono in superficie.
Nel frattempo, in una padella, fai sciogliere il burro a fuoco basso, finché non sarà dorato e inizierà a profumare di nocciola. Fai attenzione a non farlo bruciare.
Scola gli Schlutzkrapfen con una schiumarola e disponili direttamente nei piatti individuali. Condiscili immediatamente con il burro fuso e una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato. Completa con abbondante erba cipollina fresca tritata prima di servire.
suggerimento
Per un sapore più intenso, puoi aggiungere un pizzico di maggiorana o prezzemolo fresco tritato al ripieno.
Per una versione più ricca, puoi rosolare un po' di speck a cubetti nel burro fuso prima di condire gli Schlutzkrapfen.
Gli Schlutzkrapfen possono essere preparati in anticipo e congelati. Disponili su un vassoio ben distanziati, congelali e, una volta solidi, trasferiscili in sacchetti per alimenti. Cuocili poi direttamente da congelati in acqua bollente.
GENESI
Gli Schlutzkrapfen, noti anche come "mezzelune tirolesi", sono un piatto iconico della cucina tradizionale del Trentino-Alto Adige e in particolare della Val Pusteria.
La loro storia affonda le radici nella cultura contadina di queste valli, dove la necessità di creare piatti sostanziosi e nutrienti, utilizzando ingredienti semplici e facilmente reperibili, ha dato vita a questa deliziosa pasta ripiena.
Il nome "Schlutzkrapfen" deriva dal verbo tedesco "schluzen", che significa "scivolare", a indicare la loro consistenza liscia e invitante che li rende piacevoli al palato. In alcune zone delle valli ladine sono conosciuti con nomi diversi, come "cancì", "crafuncins", "cajincì", "casonzì" o "casunziei", testimoniando la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie alpine.
Sebbene la versione più diffusa e amata sia quella con ripieno di spinaci e ricotta, la versatilità degli Schlutzkrapfen ha permesso lo sviluppo di numerose varianti, tra cui quelle con patate, rape rosse, funghi o persino ortiche, spesso legate alla stagionalità e alla disponibilità dei prodotti del territorio. Questo piatto, semplice nella sua essenza, rappresenta un vero e proprio simbolo della convivialità e del calore familiare, tramandato di generazione in generazione e ancora oggi preparato con passione nelle case e nelle osterie dell'Alto Adige.
PARTI (4 PErsone)
PER LA PASTA
Farina di segale
Farina di frumento 00
Uovo
Acqua tiepida
Olio EVO
Sale
150 gr
100 gr
1
50-60 ml
1 cucchiaio
q.b
PER IL RIPIENO
Spinaci freschi
Ricotta vaccina fresca
Cipolla
Aglio
Burro
Parmigiano Reggiano
Erba cipollina fresca
Noce moscata
Pepe nero
Sale
300 gr
100 gr
50 gr
1/2 spicchio
1 cucchiaio
1 cucchiaio
1 cucchiaio
q.b
q.b
q.b
PER IL CONDIMENTO
Burro
Parmigiano Reggiano
Erba cipollina fresca
50 gr
q.b
q.b
ALLESTIMENTO
Per il ripieno:
Inizia preparando il ripieno. Lava accuratamente gli spinaci freschi e lessali in poca acqua salata per pochi minuti, finché non saranno teneri. Scolali bene, strizzali per eliminare l'acqua in eccesso e tritali finemente.
Nel frattempo, in una padella, fai sciogliere un cucchiaio di burro e fai appassire la cipolla tritata finemente con il mezzo spicchio d'aglio. Quando la cipolla sarà morbida e traslucida, unisci gli spinaci tritati e lasciali insaporire per qualche minuto a fuoco basso. Togli dal fuoco e lascia raffreddare completamente.
In una ciotola capiente, unisci la ricotta vaccina, gli spinaci saltati, il Parmigiano Reggiano grattugiato e l'erba cipollina tritata. Insaporisci con un pizzico di noce moscata, sale e pepe nero macinato al momento. Amalgama tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo e compatto.Per la pasta fresca:
Su una spianatoia o in una ciotola capiente, unisci le due farine e il sale. Forma una fontana al centro e rompi l'uovo. Aggiungi l'olio EVO e inizia a impastare, incorporando gradualmente l'acqua tiepida, poca alla volta. Lavora l'impasto energicamente per circa 10-15 minuti, finché non otterrai un panetto liscio, elastico e omogeneo. Se l'impasto dovesse risultare troppo sodo, aggiungi un altro goccio d'acqua; se troppo appiccicoso, aggiungi un po' di farina. Copri l'impasto con un canovaccio pulito o con della pellicola trasparente e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Questo permetterà al glutine di rilassarsi e renderà la pasta più facile da stendere.Per la formatura degli Schlutzkrapfen:
Trascorso il tempo di riposo, riprendi l'impasto e stendilo con un mattarello o con l'apposita macchina per la pasta, ricavando una sfoglia sottile di circa 1-2 mm di spessore. Con un coppapasta rotondo (di circa 6-8 cm di diametro) o un bicchiere, ricava tanti dischi.
Adagia una piccola noce di ripieno al centro di ogni disco. Inumidisci leggermente i bordi di metà disco con un po' d'acqua, poi ripiega il disco a metà, formando una mezzaluna. Premi bene i bordi con le dita per sigillarli, in modo che il ripieno non fuoriesca durante la cottura. Puoi anche usare i rebbi di una forchetta per creare un decoro e assicurare una chiusura perfetta. Man mano che li prepari, disponi gli Schlutzkrapfen su un vassoio leggermente infarinato per evitare che si attacchino.Per la cottura e il condimento:
Porta a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola capiente. Tuffa delicatamente gli Schlutzkrapfen e cuocili per circa 3-4 minuti dal momento in cui riemergono in superficie.
Nel frattempo, in una padella, fai sciogliere il burro a fuoco basso, finché non sarà dorato e inizierà a profumare di nocciola. Fai attenzione a non farlo bruciare.
Scola gli Schlutzkrapfen con una schiumarola e disponili direttamente nei piatti individuali. Condiscili immediatamente con il burro fuso e una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato. Completa con abbondante erba cipollina fresca tritata prima di servire.
suggerimento
Per un sapore più intenso, puoi aggiungere un pizzico di maggiorana o prezzemolo fresco tritato al ripieno.
Per una versione più ricca, puoi rosolare un po' di speck a cubetti nel burro fuso prima di condire gli Schlutzkrapfen.
Gli Schlutzkrapfen possono essere preparati in anticipo e congelati. Disponili su un vassoio ben distanziati, congelali e, una volta solidi, trasferiscili in sacchetti per alimenti. Cuocili poi direttamente da congelati in acqua bollente.
GENESI
Gli Schlutzkrapfen, noti anche come "mezzelune tirolesi", sono un piatto iconico della cucina tradizionale del Trentino-Alto Adige e in particolare della Val Pusteria.
La loro storia affonda le radici nella cultura contadina di queste valli, dove la necessità di creare piatti sostanziosi e nutrienti, utilizzando ingredienti semplici e facilmente reperibili, ha dato vita a questa deliziosa pasta ripiena.
Il nome "Schlutzkrapfen" deriva dal verbo tedesco "schluzen", che significa "scivolare", a indicare la loro consistenza liscia e invitante che li rende piacevoli al palato. In alcune zone delle valli ladine sono conosciuti con nomi diversi, come "cancì", "crafuncins", "cajincì", "casonzì" o "casunziei", testimoniando la ricchezza e la varietà delle tradizioni culinarie alpine.
Sebbene la versione più diffusa e amata sia quella con ripieno di spinaci e ricotta, la versatilità degli Schlutzkrapfen ha permesso lo sviluppo di numerose varianti, tra cui quelle con patate, rape rosse, funghi o persino ortiche, spesso legate alla stagionalità e alla disponibilità dei prodotti del territorio. Questo piatto, semplice nella sua essenza, rappresenta un vero e proprio simbolo della convivialità e del calore familiare, tramandato di generazione in generazione e ancora oggi preparato con passione nelle case e nelle osterie dell'Alto Adige.
PARTI (4 PErsone)
PER LA PASTA
Farina di segale
Farina di frumento 00
Uovo
Acqua tiepida
Olio EVO
Sale
150 gr
100 gr
1
50-60 ml
1 cucchiaio
q.b
PER IL RIPIENO
Spinaci freschi
Ricotta vaccina fresca
Cipolla
Aglio
Burro
Parmigiano Reggiano
Erba cipollina fresca
Noce moscata
Pepe nero
Sale
300 gr
100 gr
50 gr
1/2 spicchio
1 cucchiaio
1 cucchiaio
1 cucchiaio
q.b
q.b
q.b
PER IL CONDIMENTO
Burro
Parmigiano Reggiano
Erba cipollina fresca
50 gr
q.b
q.b
ALLESTIMENTO
Per il ripieno:
Inizia preparando il ripieno. Lava accuratamente gli spinaci freschi e lessali in poca acqua salata per pochi minuti, finché non saranno teneri. Scolali bene, strizzali per eliminare l'acqua in eccesso e tritali finemente.
Nel frattempo, in una padella, fai sciogliere un cucchiaio di burro e fai appassire la cipolla tritata finemente con il mezzo spicchio d'aglio. Quando la cipolla sarà morbida e traslucida, unisci gli spinaci tritati e lasciali insaporire per qualche minuto a fuoco basso. Togli dal fuoco e lascia raffreddare completamente.
In una ciotola capiente, unisci la ricotta vaccina, gli spinaci saltati, il Parmigiano Reggiano grattugiato e l'erba cipollina tritata. Insaporisci con un pizzico di noce moscata, sale e pepe nero macinato al momento. Amalgama tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo e compatto.Per la pasta fresca:
Su una spianatoia o in una ciotola capiente, unisci le due farine e il sale. Forma una fontana al centro e rompi l'uovo. Aggiungi l'olio EVO e inizia a impastare, incorporando gradualmente l'acqua tiepida, poca alla volta. Lavora l'impasto energicamente per circa 10-15 minuti, finché non otterrai un panetto liscio, elastico e omogeneo. Se l'impasto dovesse risultare troppo sodo, aggiungi un altro goccio d'acqua; se troppo appiccicoso, aggiungi un po' di farina. Copri l'impasto con un canovaccio pulito o con della pellicola trasparente e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Questo permetterà al glutine di rilassarsi e renderà la pasta più facile da stendere.Per la formatura degli Schlutzkrapfen:
Trascorso il tempo di riposo, riprendi l'impasto e stendilo con un mattarello o con l'apposita macchina per la pasta, ricavando una sfoglia sottile di circa 1-2 mm di spessore. Con un coppapasta rotondo (di circa 6-8 cm di diametro) o un bicchiere, ricava tanti dischi.
Adagia una piccola noce di ripieno al centro di ogni disco. Inumidisci leggermente i bordi di metà disco con un po' d'acqua, poi ripiega il disco a metà, formando una mezzaluna. Premi bene i bordi con le dita per sigillarli, in modo che il ripieno non fuoriesca durante la cottura. Puoi anche usare i rebbi di una forchetta per creare un decoro e assicurare una chiusura perfetta. Man mano che li prepari, disponi gli Schlutzkrapfen su un vassoio leggermente infarinato per evitare che si attacchino.Per la cottura e il condimento:
Porta a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola capiente. Tuffa delicatamente gli Schlutzkrapfen e cuocili per circa 3-4 minuti dal momento in cui riemergono in superficie.
Nel frattempo, in una padella, fai sciogliere il burro a fuoco basso, finché non sarà dorato e inizierà a profumare di nocciola. Fai attenzione a non farlo bruciare.
Scola gli Schlutzkrapfen con una schiumarola e disponili direttamente nei piatti individuali. Condiscili immediatamente con il burro fuso e una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato. Completa con abbondante erba cipollina fresca tritata prima di servire.
suggerimento
Per un sapore più intenso, puoi aggiungere un pizzico di maggiorana o prezzemolo fresco tritato al ripieno.
Per una versione più ricca, puoi rosolare un po' di speck a cubetti nel burro fuso prima di condire gli Schlutzkrapfen.
Gli Schlutzkrapfen possono essere preparati in anticipo e congelati. Disponili su un vassoio ben distanziati, congelali e, una volta solidi, trasferiscili in sacchetti per alimenti. Cuocili poi direttamente da congelati in acqua bollente.