
TROFIE AL PESTO GENOVESE AVVANTAGGIATO
Trofie, Basilico Genovese DOP, Pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, Aglio, Patate, Fagiolini.
Medio
Liguria
90 min
680 Kcal

TROFIE AL PESTO GENOVESE AVVANTAGGIATO
Trofie, Basilico Genovese DOP, Pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, Aglio, Patate, Fagiolini.
Medio
Liguria
90 min
680 Kcal

TROFIE AL PESTO GENOVESE AVVANTAGGIATO
Trofie, Basilico Genovese DOP, Pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, Aglio, Patate, Fagiolini.
Medio
Liguria
90 min
680 Kcal
GENESI
Le Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato sono una sublime espressione della cucina ligure, un piatto che incarna la tradizione e l'ingegnosità di questa terra. L'aggettivo "avvantaggiato" (in dialetto "avvantaggè") sta a significare "arricchito", "migliorato", e in questo contesto si riferisce all'aggiunta di patate e fagiolini, lessati direttamente insieme alla pasta. Questa pratica non solo conferisce al piatto una maggiore completezza nutrizionale e una varietà di consistenze, ma affonda le sue radici in una tradizione contadina di economia e sapienza, dove si cercava di creare un pasto sostanzioso utilizzando al meglio i prodotti dell'orto.
La storia del pesto, il cuore verde di questa preparazione, è antica e profumata. Si ritiene discenda dall'"agliata", una salsa medievale a base d'aglio pestato, cruciale per i marinai genovesi. Tuttavia, è con l'introduzione del basilico, rigoglioso e aromatico nel clima ligure, che nasce il pesto come lo conosciamo. Il termine "pesto" deriva inequivocabilmente dal metodo di preparazione: gli ingredienti vengono pestati nel tradizionale mortaio di marmo con un pestello di legno, un'arte che permette di sprigionare tutti gli oli essenziali e i sapori. La prima ricetta ufficiale compare nel XIX secolo, consolidando l'uso di Basilico Genovese DOP, pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, aglio, olio extravergine d'oliva e sale grosso.
La versione "avvantaggiata" è particolarmente diffusa in Liguria e considerata da molti la maniera più autentica e completa per gustare le trofie al pesto. Le patate, sfaldandosi leggermente in cottura, rilasciano il loro amido che contribuisce a creare una cremosità ancora più avvolgente una volta amalgamate con il pesto. I fagiolini, con la loro dolcezza e la leggera croccantezza, offrono un piacevole contrasto.
Le trofie, pasta fresca dalla forma unica, elicoidale e affusolata, sono perfette per questo condimento. La loro superficie porosa e irregolare "cattura" il pesto e i piccoli pezzi di verdura, garantendo che ogni boccone sia un'esplosione di sapore. Preparare le trofie fresche in casa aggiunge un ulteriore livello di soddisfazione e autenticità a questo piatto già ricco di storia. Gustare un piatto di Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato significa assaporare l'essenza della Liguria: la freschezza del basilico, la sapidità dei formaggi, la delicatezza dell'olio e la generosità della terra attraverso le patate e i fagiolini. È un piatto che parla di famiglia, di tradizione e della gioia della tavola condivisa.
PARTI (4 PErsone)
RICETTA
Farina tipo 00
Acqua tiepida
Sale fino
400 g
200 ml circa
un pizzico
Per il condimento:
Basilico Genovese DOP
Pinoli
Parmigiano Reggiano DOP
Pecorino Fiore Sardo DOP
Aglio di Vessalico
Olio EVO ligure
Sale grosso marino
Patate
Fagiolini freschi
100 g
30 g
70 g
30 g
1 spicchio
100 ml
qualche grano
200 g
150 g
ALLESTIMENTO
Per la pasta fresca:
Sulla spianatoia, forma una fontana con la farina setacciata e aggiungi al centro un pizzico di sale.
Inizia a versare l'acqua tiepida poco alla volta, impastando prima con la punta delle dita e poi con più energia, fino a ottenere un impasto liscio, sodo ed elastico. Potrebbe non essere necessaria tutta l'acqua, oppure potresti averne bisogno di un po' di più a seconda dell'umidità della farina.
Una volta pronto l'impasto, avvolgilo nella pellicola trasparente o in un canovaccio umido e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo, preleva piccole porzioni di impasto, delle dimensioni di un cece.
Sulla spianatoia leggermente infarinata, modella ogni pezzetto facendolo rotolare sotto il palmo della mano in diagonale, creando un piccolo fusillo allungato e sottile alle estremità e leggermente più gonfio al centro. Contemporaneamente, trascina leggermente l'impasto verso di te per creare la caratteristica forma attorcigliata della trofia. All'inizio potrebbe richiedere un po' di pratica, ma vedrai che prenderai subito manualità.
Disponi le trofie man mano su un vassoio infarinato, ben distanziate tra loro per non farle attaccare.Per il condimento:
Lava delicatamente le foglie di basilico in acqua fredda e asciugale tamponandole con un canovaccio pulito, senza stropicciarle. È fondamentale che siano perfettamente asciutte.
Sbuccia gli spicchi d'aglio e, se presente, elimina l'anima interna (il germoglio verde), soprattutto se usi un aglio meno delicato.
Metti gli spicchi d'aglio nel mortaio di marmo insieme a qualche grano di sale grosso e inizia a pestare con il pestello di legno fino a ridurli in crema. Il sale aiuterà a tritare l'aglio e a non far ossidare il basilico.
Aggiungi i pinoli e continua a pestare fino ad ottenere una pasta omogenea.
Incorpora le foglie di basilico, poche per volta, pestandole delicatamente con un movimento rotatorio del pestello contro le pareti del mortaio. Non pestare con forza dall'alto verso il basso, ma ruota e schiaccia per sprigionare gli oli essenziali senza rompere le fibre in modo troppo aggressivo. Continua fino a quando il basilico non avrà rilasciato il suo liquido verde brillante e si sarà formato un composto cremoso.
A questo punto, aggiungi il Parmigiano Reggiano e il Pecorino Sardo grattugiati e mescola bene con il pestello.
Infine, versa l'olio EVO a filo, mescolando continuamente con il pestello o con un cucchiaio di legno, fino a ottenere una salsa omogenea e non troppo liquida. Il pesto deve risultare di un bel verde brillante e dalla consistenza cremosa ma leggermente granulosa. Assaggia ed eventualmente aggiusta di sale (ricorda che i formaggi sono già saporiti).
Alternativa con il frullatore (se non hai il mortaio): Anche se il mortaio è l'ideale, puoi ottenere ugualmente un buon pesto con il frullatore. Per evitare che il basilico si ossidi e si scaldi (diventando scuro e amaro), metti le lame e il boccale del frullatore in freezer per circa 15-20 minuti prima dell'uso. Frulla prima l'aglio con i pinoli e un po' d'olio. Poi aggiungi il basilico (ben asciutto), il restante olio, i formaggi e un pizzico di sale. Frulla a intermittenza e per brevi periodi, fino a ottenere la consistenza desiderata.Per le patate e i fagiolini:
Pela le patate e tagliale a tocchetti o cubetti di circa 1-2 cm.
Spunta i fagiolini, lavali e tagliali a pezzetti di circa 3-4 cm.Cottura e preparazione finale:
Porta a ebollizione abbondante acqua in una pentola capiente. Salala leggermente (il pesto è già saporito).
Quando l'acqua bolle, versa prima le patate. Dopo circa 5 minuti, aggiungi i fagiolini.
Dopo altri 5 minuti (le patate e i fagiolini dovrebbero essere quasi cotti ma ancora sodi), butta le trofie fresche nella stessa pentola. Cuoceranno in circa 4-5 minuti (assaggia per verificare la cottura, devono essere al dente). Se usi trofie secche, segui i tempi di cottura indicati sulla confezione, regolando l'aggiunta di patate e fagiolini di conseguenza per farli cuocere insieme alla pasta negli ultimi minuti.
Mentre la pasta cuoce, stempera il pesto in una ciotola capiente con 2-3 cucchiai di acqua di cottura della pasta, per renderlo più fluido e cremoso.
Scola la pasta insieme alle patate e ai fagiolini, conservando ancora un po' di acqua di cottura.
Versa tutto nella ciotola con il pesto e mescola delicatamente ma accuratamente, finché le trofie e le verdure non saranno ben condite. Se necessario, aggiungi altra acqua di cottura per amalgamare meglio.
Impiatta subito le tue Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato, decorando se vuoi con qualche fogliolina di basilico fresco.
suggerimento
Per la versione "avvantaggiata", la scelta di patate leggermente farinose può contribuire a una maggiore cremosità del piatto finale.
Utilizza sempre Basilico Genovese DOP, le cui foglie sono piccole, tenere e profumatissime, prive del sentore di menta.
La qualità dell'olio EVO è fondamentale: scegline uno ligure o comunque delicato e fruttato leggero per non sovrastare il sapore del basilico.
Se il pesto dovesse risultare troppo denso, allungalo sempre e solo con l'acqua di cottura della pasta, mai con altra acqua o olio.
Per conservare il pesto avanzato, mettilo in un vasetto di vetro, coprilo con un filo d'olio EVO per evitare l'ossidazione e conservalo in frigorifero per 2-3 giorni, oppure congelalo in piccole porzioni.
Se vuoi un pesto più delicato, puoi scottare leggermente gli spicchi d'aglio in acqua bollente per un minuto prima di pestarli, oppure utilizzare solo mezzo spicchio.
GENESI
Le Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato sono una sublime espressione della cucina ligure, un piatto che incarna la tradizione e l'ingegnosità di questa terra. L'aggettivo "avvantaggiato" (in dialetto "avvantaggè") sta a significare "arricchito", "migliorato", e in questo contesto si riferisce all'aggiunta di patate e fagiolini, lessati direttamente insieme alla pasta. Questa pratica non solo conferisce al piatto una maggiore completezza nutrizionale e una varietà di consistenze, ma affonda le sue radici in una tradizione contadina di economia e sapienza, dove si cercava di creare un pasto sostanzioso utilizzando al meglio i prodotti dell'orto.
La storia del pesto, il cuore verde di questa preparazione, è antica e profumata. Si ritiene discenda dall'"agliata", una salsa medievale a base d'aglio pestato, cruciale per i marinai genovesi. Tuttavia, è con l'introduzione del basilico, rigoglioso e aromatico nel clima ligure, che nasce il pesto come lo conosciamo. Il termine "pesto" deriva inequivocabilmente dal metodo di preparazione: gli ingredienti vengono pestati nel tradizionale mortaio di marmo con un pestello di legno, un'arte che permette di sprigionare tutti gli oli essenziali e i sapori. La prima ricetta ufficiale compare nel XIX secolo, consolidando l'uso di Basilico Genovese DOP, pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, aglio, olio extravergine d'oliva e sale grosso.
La versione "avvantaggiata" è particolarmente diffusa in Liguria e considerata da molti la maniera più autentica e completa per gustare le trofie al pesto. Le patate, sfaldandosi leggermente in cottura, rilasciano il loro amido che contribuisce a creare una cremosità ancora più avvolgente una volta amalgamate con il pesto. I fagiolini, con la loro dolcezza e la leggera croccantezza, offrono un piacevole contrasto.
Le trofie, pasta fresca dalla forma unica, elicoidale e affusolata, sono perfette per questo condimento. La loro superficie porosa e irregolare "cattura" il pesto e i piccoli pezzi di verdura, garantendo che ogni boccone sia un'esplosione di sapore. Preparare le trofie fresche in casa aggiunge un ulteriore livello di soddisfazione e autenticità a questo piatto già ricco di storia. Gustare un piatto di Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato significa assaporare l'essenza della Liguria: la freschezza del basilico, la sapidità dei formaggi, la delicatezza dell'olio e la generosità della terra attraverso le patate e i fagiolini. È un piatto che parla di famiglia, di tradizione e della gioia della tavola condivisa.
PARTI (4 PErsone)
RICETTA
Farina tipo 00
Acqua tiepida
Sale fino
400 g
200 ml circa
un pizzico
Per il condimento:
Basilico Genovese DOP
Pinoli
Parmigiano Reggiano DOP
Pecorino Fiore Sardo DOP
Aglio di Vessalico
Olio EVO ligure
Sale grosso marino
Patate
Fagiolini freschi
100 g
30 g
70 g
30 g
1 spicchio
100 ml
qualche grano
200 g
150 g
ALLESTIMENTO
Per la pasta fresca:
Sulla spianatoia, forma una fontana con la farina setacciata e aggiungi al centro un pizzico di sale.
Inizia a versare l'acqua tiepida poco alla volta, impastando prima con la punta delle dita e poi con più energia, fino a ottenere un impasto liscio, sodo ed elastico. Potrebbe non essere necessaria tutta l'acqua, oppure potresti averne bisogno di un po' di più a seconda dell'umidità della farina.
Una volta pronto l'impasto, avvolgilo nella pellicola trasparente o in un canovaccio umido e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo, preleva piccole porzioni di impasto, delle dimensioni di un cece.
Sulla spianatoia leggermente infarinata, modella ogni pezzetto facendolo rotolare sotto il palmo della mano in diagonale, creando un piccolo fusillo allungato e sottile alle estremità e leggermente più gonfio al centro. Contemporaneamente, trascina leggermente l'impasto verso di te per creare la caratteristica forma attorcigliata della trofia. All'inizio potrebbe richiedere un po' di pratica, ma vedrai che prenderai subito manualità.
Disponi le trofie man mano su un vassoio infarinato, ben distanziate tra loro per non farle attaccare.Per il condimento:
Lava delicatamente le foglie di basilico in acqua fredda e asciugale tamponandole con un canovaccio pulito, senza stropicciarle. È fondamentale che siano perfettamente asciutte.
Sbuccia gli spicchi d'aglio e, se presente, elimina l'anima interna (il germoglio verde), soprattutto se usi un aglio meno delicato.
Metti gli spicchi d'aglio nel mortaio di marmo insieme a qualche grano di sale grosso e inizia a pestare con il pestello di legno fino a ridurli in crema. Il sale aiuterà a tritare l'aglio e a non far ossidare il basilico.
Aggiungi i pinoli e continua a pestare fino ad ottenere una pasta omogenea.
Incorpora le foglie di basilico, poche per volta, pestandole delicatamente con un movimento rotatorio del pestello contro le pareti del mortaio. Non pestare con forza dall'alto verso il basso, ma ruota e schiaccia per sprigionare gli oli essenziali senza rompere le fibre in modo troppo aggressivo. Continua fino a quando il basilico non avrà rilasciato il suo liquido verde brillante e si sarà formato un composto cremoso.
A questo punto, aggiungi il Parmigiano Reggiano e il Pecorino Sardo grattugiati e mescola bene con il pestello.
Infine, versa l'olio EVO a filo, mescolando continuamente con il pestello o con un cucchiaio di legno, fino a ottenere una salsa omogenea e non troppo liquida. Il pesto deve risultare di un bel verde brillante e dalla consistenza cremosa ma leggermente granulosa. Assaggia ed eventualmente aggiusta di sale (ricorda che i formaggi sono già saporiti).
Alternativa con il frullatore (se non hai il mortaio): Anche se il mortaio è l'ideale, puoi ottenere ugualmente un buon pesto con il frullatore. Per evitare che il basilico si ossidi e si scaldi (diventando scuro e amaro), metti le lame e il boccale del frullatore in freezer per circa 15-20 minuti prima dell'uso. Frulla prima l'aglio con i pinoli e un po' d'olio. Poi aggiungi il basilico (ben asciutto), il restante olio, i formaggi e un pizzico di sale. Frulla a intermittenza e per brevi periodi, fino a ottenere la consistenza desiderata.Per le patate e i fagiolini:
Pela le patate e tagliale a tocchetti o cubetti di circa 1-2 cm.
Spunta i fagiolini, lavali e tagliali a pezzetti di circa 3-4 cm.Cottura e preparazione finale:
Porta a ebollizione abbondante acqua in una pentola capiente. Salala leggermente (il pesto è già saporito).
Quando l'acqua bolle, versa prima le patate. Dopo circa 5 minuti, aggiungi i fagiolini.
Dopo altri 5 minuti (le patate e i fagiolini dovrebbero essere quasi cotti ma ancora sodi), butta le trofie fresche nella stessa pentola. Cuoceranno in circa 4-5 minuti (assaggia per verificare la cottura, devono essere al dente). Se usi trofie secche, segui i tempi di cottura indicati sulla confezione, regolando l'aggiunta di patate e fagiolini di conseguenza per farli cuocere insieme alla pasta negli ultimi minuti.
Mentre la pasta cuoce, stempera il pesto in una ciotola capiente con 2-3 cucchiai di acqua di cottura della pasta, per renderlo più fluido e cremoso.
Scola la pasta insieme alle patate e ai fagiolini, conservando ancora un po' di acqua di cottura.
Versa tutto nella ciotola con il pesto e mescola delicatamente ma accuratamente, finché le trofie e le verdure non saranno ben condite. Se necessario, aggiungi altra acqua di cottura per amalgamare meglio.
Impiatta subito le tue Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato, decorando se vuoi con qualche fogliolina di basilico fresco.
suggerimento
Per la versione "avvantaggiata", la scelta di patate leggermente farinose può contribuire a una maggiore cremosità del piatto finale.
Utilizza sempre Basilico Genovese DOP, le cui foglie sono piccole, tenere e profumatissime, prive del sentore di menta.
La qualità dell'olio EVO è fondamentale: scegline uno ligure o comunque delicato e fruttato leggero per non sovrastare il sapore del basilico.
Se il pesto dovesse risultare troppo denso, allungalo sempre e solo con l'acqua di cottura della pasta, mai con altra acqua o olio.
Per conservare il pesto avanzato, mettilo in un vasetto di vetro, coprilo con un filo d'olio EVO per evitare l'ossidazione e conservalo in frigorifero per 2-3 giorni, oppure congelalo in piccole porzioni.
Se vuoi un pesto più delicato, puoi scottare leggermente gli spicchi d'aglio in acqua bollente per un minuto prima di pestarli, oppure utilizzare solo mezzo spicchio.
GENESI
Le Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato sono una sublime espressione della cucina ligure, un piatto che incarna la tradizione e l'ingegnosità di questa terra. L'aggettivo "avvantaggiato" (in dialetto "avvantaggè") sta a significare "arricchito", "migliorato", e in questo contesto si riferisce all'aggiunta di patate e fagiolini, lessati direttamente insieme alla pasta. Questa pratica non solo conferisce al piatto una maggiore completezza nutrizionale e una varietà di consistenze, ma affonda le sue radici in una tradizione contadina di economia e sapienza, dove si cercava di creare un pasto sostanzioso utilizzando al meglio i prodotti dell'orto.
La storia del pesto, il cuore verde di questa preparazione, è antica e profumata. Si ritiene discenda dall'"agliata", una salsa medievale a base d'aglio pestato, cruciale per i marinai genovesi. Tuttavia, è con l'introduzione del basilico, rigoglioso e aromatico nel clima ligure, che nasce il pesto come lo conosciamo. Il termine "pesto" deriva inequivocabilmente dal metodo di preparazione: gli ingredienti vengono pestati nel tradizionale mortaio di marmo con un pestello di legno, un'arte che permette di sprigionare tutti gli oli essenziali e i sapori. La prima ricetta ufficiale compare nel XIX secolo, consolidando l'uso di Basilico Genovese DOP, pinoli, Parmigiano Reggiano, Pecorino Sardo, aglio, olio extravergine d'oliva e sale grosso.
La versione "avvantaggiata" è particolarmente diffusa in Liguria e considerata da molti la maniera più autentica e completa per gustare le trofie al pesto. Le patate, sfaldandosi leggermente in cottura, rilasciano il loro amido che contribuisce a creare una cremosità ancora più avvolgente una volta amalgamate con il pesto. I fagiolini, con la loro dolcezza e la leggera croccantezza, offrono un piacevole contrasto.
Le trofie, pasta fresca dalla forma unica, elicoidale e affusolata, sono perfette per questo condimento. La loro superficie porosa e irregolare "cattura" il pesto e i piccoli pezzi di verdura, garantendo che ogni boccone sia un'esplosione di sapore. Preparare le trofie fresche in casa aggiunge un ulteriore livello di soddisfazione e autenticità a questo piatto già ricco di storia. Gustare un piatto di Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato significa assaporare l'essenza della Liguria: la freschezza del basilico, la sapidità dei formaggi, la delicatezza dell'olio e la generosità della terra attraverso le patate e i fagiolini. È un piatto che parla di famiglia, di tradizione e della gioia della tavola condivisa.
PARTI (4 PErsone)
RICETTA
Farina tipo 00
Acqua tiepida
Sale fino
400 g
200 ml circa
un pizzico
Per il condimento:
Basilico Genovese DOP
Pinoli
Parmigiano Reggiano DOP
Pecorino Fiore Sardo DOP
Aglio di Vessalico
Olio EVO ligure
Sale grosso marino
Patate
Fagiolini freschi
100 g
30 g
70 g
30 g
1 spicchio
100 ml
qualche grano
200 g
150 g
ALLESTIMENTO
Per la pasta fresca:
Sulla spianatoia, forma una fontana con la farina setacciata e aggiungi al centro un pizzico di sale.
Inizia a versare l'acqua tiepida poco alla volta, impastando prima con la punta delle dita e poi con più energia, fino a ottenere un impasto liscio, sodo ed elastico. Potrebbe non essere necessaria tutta l'acqua, oppure potresti averne bisogno di un po' di più a seconda dell'umidità della farina.
Una volta pronto l'impasto, avvolgilo nella pellicola trasparente o in un canovaccio umido e lascialo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo, preleva piccole porzioni di impasto, delle dimensioni di un cece.
Sulla spianatoia leggermente infarinata, modella ogni pezzetto facendolo rotolare sotto il palmo della mano in diagonale, creando un piccolo fusillo allungato e sottile alle estremità e leggermente più gonfio al centro. Contemporaneamente, trascina leggermente l'impasto verso di te per creare la caratteristica forma attorcigliata della trofia. All'inizio potrebbe richiedere un po' di pratica, ma vedrai che prenderai subito manualità.
Disponi le trofie man mano su un vassoio infarinato, ben distanziate tra loro per non farle attaccare.Per il condimento:
Lava delicatamente le foglie di basilico in acqua fredda e asciugale tamponandole con un canovaccio pulito, senza stropicciarle. È fondamentale che siano perfettamente asciutte.
Sbuccia gli spicchi d'aglio e, se presente, elimina l'anima interna (il germoglio verde), soprattutto se usi un aglio meno delicato.
Metti gli spicchi d'aglio nel mortaio di marmo insieme a qualche grano di sale grosso e inizia a pestare con il pestello di legno fino a ridurli in crema. Il sale aiuterà a tritare l'aglio e a non far ossidare il basilico.
Aggiungi i pinoli e continua a pestare fino ad ottenere una pasta omogenea.
Incorpora le foglie di basilico, poche per volta, pestandole delicatamente con un movimento rotatorio del pestello contro le pareti del mortaio. Non pestare con forza dall'alto verso il basso, ma ruota e schiaccia per sprigionare gli oli essenziali senza rompere le fibre in modo troppo aggressivo. Continua fino a quando il basilico non avrà rilasciato il suo liquido verde brillante e si sarà formato un composto cremoso.
A questo punto, aggiungi il Parmigiano Reggiano e il Pecorino Sardo grattugiati e mescola bene con il pestello.
Infine, versa l'olio EVO a filo, mescolando continuamente con il pestello o con un cucchiaio di legno, fino a ottenere una salsa omogenea e non troppo liquida. Il pesto deve risultare di un bel verde brillante e dalla consistenza cremosa ma leggermente granulosa. Assaggia ed eventualmente aggiusta di sale (ricorda che i formaggi sono già saporiti).
Alternativa con il frullatore (se non hai il mortaio): Anche se il mortaio è l'ideale, puoi ottenere ugualmente un buon pesto con il frullatore. Per evitare che il basilico si ossidi e si scaldi (diventando scuro e amaro), metti le lame e il boccale del frullatore in freezer per circa 15-20 minuti prima dell'uso. Frulla prima l'aglio con i pinoli e un po' d'olio. Poi aggiungi il basilico (ben asciutto), il restante olio, i formaggi e un pizzico di sale. Frulla a intermittenza e per brevi periodi, fino a ottenere la consistenza desiderata.Per le patate e i fagiolini:
Pela le patate e tagliale a tocchetti o cubetti di circa 1-2 cm.
Spunta i fagiolini, lavali e tagliali a pezzetti di circa 3-4 cm.Cottura e preparazione finale:
Porta a ebollizione abbondante acqua in una pentola capiente. Salala leggermente (il pesto è già saporito).
Quando l'acqua bolle, versa prima le patate. Dopo circa 5 minuti, aggiungi i fagiolini.
Dopo altri 5 minuti (le patate e i fagiolini dovrebbero essere quasi cotti ma ancora sodi), butta le trofie fresche nella stessa pentola. Cuoceranno in circa 4-5 minuti (assaggia per verificare la cottura, devono essere al dente). Se usi trofie secche, segui i tempi di cottura indicati sulla confezione, regolando l'aggiunta di patate e fagiolini di conseguenza per farli cuocere insieme alla pasta negli ultimi minuti.
Mentre la pasta cuoce, stempera il pesto in una ciotola capiente con 2-3 cucchiai di acqua di cottura della pasta, per renderlo più fluido e cremoso.
Scola la pasta insieme alle patate e ai fagiolini, conservando ancora un po' di acqua di cottura.
Versa tutto nella ciotola con il pesto e mescola delicatamente ma accuratamente, finché le trofie e le verdure non saranno ben condite. Se necessario, aggiungi altra acqua di cottura per amalgamare meglio.
Impiatta subito le tue Trofie al Pesto Genovese Avvantaggiato, decorando se vuoi con qualche fogliolina di basilico fresco.
suggerimento
Per la versione "avvantaggiata", la scelta di patate leggermente farinose può contribuire a una maggiore cremosità del piatto finale.
Utilizza sempre Basilico Genovese DOP, le cui foglie sono piccole, tenere e profumatissime, prive del sentore di menta.
La qualità dell'olio EVO è fondamentale: scegline uno ligure o comunque delicato e fruttato leggero per non sovrastare il sapore del basilico.
Se il pesto dovesse risultare troppo denso, allungalo sempre e solo con l'acqua di cottura della pasta, mai con altra acqua o olio.
Per conservare il pesto avanzato, mettilo in un vasetto di vetro, coprilo con un filo d'olio EVO per evitare l'ossidazione e conservalo in frigorifero per 2-3 giorni, oppure congelalo in piccole porzioni.
Se vuoi un pesto più delicato, puoi scottare leggermente gli spicchi d'aglio in acqua bollente per un minuto prima di pestarli, oppure utilizzare solo mezzo spicchio.