CONDIMENTO AI CARCIOFI

Carciofi, Aglio, Vino Bianco Secco, Prezzemolo, Mentuccia romana, Limone.

Facile

Lazio

30 min

130 Kcal

CONDIMENTO AI CARCIOFI

Carciofi, Aglio, Vino Bianco Secco, Prezzemolo, Mentuccia romana, Limone.

Facile

Lazio

30 min

130 Kcal

CONDIMENTO AI CARCIOFI

Carciofi, Aglio, Vino Bianco Secco, Prezzemolo, Mentuccia romana, Limone.

Facile

Lazio

30 min

130 Kcal

GENESI

Il carciofo è un ortaggio di origini remote, coltivato e apprezzato sin dai tempi degli Egizi, dei Greci e dei Romani.
Questi ultimi, in particolare, ne facevano largo uso nella loro cucina, considerandolo non solo un alimento prelibato, ma anche un vero e proprio digestivo. Il nome scientifico del carciofo, Cynara scolymus, parerebbe derivare da una leggenda greca che narra di una ninfa di nome Cynara, dai capelli color cenere e gli occhi verdi-viola, che venne trasformata da Zeus in un carciofo per aver rifiutato le sue avances. Esternamente spinoso e rigido, nasconde un cuore tenero e dolce, proprio come l'animo della ninfa.
Nel corso dei secoli, il carciofo ha mantenuto la sua importanza culinaria, soprattutto in Italia, dove è diventato un ingrediente fondamentale di molte ricette regionali. In particolare, nel Lazio, i carciofi romaneschi, dalla forma tondeggiante e quasi privi di spine, sono protagonisti di piatti iconici come i "Carciofi alla Romana" e i "Carciofi alla Giudia". Il sugo di carciofi, pur non avendo una storia documentata specifica e distinta come altri piatti più celebri, rappresenta un modo eccellente per valorizzare questo ortaggio, offrendo un condimento versatile e dal sapore delicato ma allo stesso tempo caratteristico. La sua preparazione è semplice e permette di gustare appieno tutte le qualità organolettiche del carciofo, ricco di antiossidanti, fibre, vitamine e minerali, e noto per le sue proprietà depurative ed eupeptiche.

PARTI (4 PErsone)

RICETTA

Carciofi romaneschi
Aglio
Vino bianco secco
Prezzemolo
Mentuccia romana
Olio EVO
Sale
Pepe
Succo di limone

6
2 spicchi
1/2 bicchiere
q.b
q.b
q.b
q.b
q.b
q.b

ALLESTIMENTO

  1. Per la pulizia dei carciofi:
    Per prima cosa, riempi una ciotola con dell'acqua fredda e aggiungi il succo di mezzo limone. Questo servirà a evitare che i carciofi anneriscano una volta tagliati. Prendine uno, elimina le foglie esterne più coriacee fino a raggiungere quelle più tenere e chiare. Taglia la punta del carciofo e rifila il gambo, eliminando la parte più fibrosa. Taglia il carciofo a metà nel senso della lunghezza ed elimina la "barbetta" interna, se presente, con la punta di un coltello o un cucchiaino. Infine, taglia ogni metà a fettine sottili e immergile immediatamente nell'acqua acidulata. Ripeti l'operazione per ognuno di essi.

  2. Per il condimento:
    In una padella capiente, versa un generoso filo di olio EVO e fai soffriggere i due spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Lasciali dorare per un paio di minuti, poi eliminali. Aggiungi i carciofi ben scolati dall'acqua e lasciali insaporire a fuoco medio per circa 5-7 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungi il mezzo bicchiere di vino bianco e lascia sfumare completamente l'alcol. Regola di sale e pepe. Copri la padella con un coperchio e prosegui la cottura a fuoco dolce per circa 15-20 minuti, o finché i carciofi non saranno teneri. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, puoi aggiungere un mestolino di acqua calda. A fine cottura, trita finemente il prezzemolo e le foglie di mentuccia romana e aggiungili al sugo, mescolando delicatamente.

suggerimento

  • Per un sapore più intenso, puoi aggiungere una piccola quantità di Pecorino Romano grattugiato al momento di servire.

  • Se desideri una consistenza più cremosa, preleva una piccola parte dei vegetali cotti e frullali con un mixer a immersione, poi addiziona la crema al resto del sugo.

  • Puoi arricchire l'intingolo con una spolverata di scorza di limone grattugiata a fine cottura, per un tocco di freschezza in più.

  • Per conservare il sugo eccedente, riponilo in un contenitore ermetico in frigorifero per massimo 2-3 giorni.

GENESI

Il carciofo è un ortaggio di origini remote, coltivato e apprezzato sin dai tempi degli Egizi, dei Greci e dei Romani.
Questi ultimi, in particolare, ne facevano largo uso nella loro cucina, considerandolo non solo un alimento prelibato, ma anche un vero e proprio digestivo. Il nome scientifico del carciofo, Cynara scolymus, parerebbe derivare da una leggenda greca che narra di una ninfa di nome Cynara, dai capelli color cenere e gli occhi verdi-viola, che venne trasformata da Zeus in un carciofo per aver rifiutato le sue avances. Esternamente spinoso e rigido, nasconde un cuore tenero e dolce, proprio come l'animo della ninfa.
Nel corso dei secoli, il carciofo ha mantenuto la sua importanza culinaria, soprattutto in Italia, dove è diventato un ingrediente fondamentale di molte ricette regionali. In particolare, nel Lazio, i carciofi romaneschi, dalla forma tondeggiante e quasi privi di spine, sono protagonisti di piatti iconici come i "Carciofi alla Romana" e i "Carciofi alla Giudia". Il sugo di carciofi, pur non avendo una storia documentata specifica e distinta come altri piatti più celebri, rappresenta un modo eccellente per valorizzare questo ortaggio, offrendo un condimento versatile e dal sapore delicato ma allo stesso tempo caratteristico. La sua preparazione è semplice e permette di gustare appieno tutte le qualità organolettiche del carciofo, ricco di antiossidanti, fibre, vitamine e minerali, e noto per le sue proprietà depurative ed eupeptiche.

PARTI (4 PErsone)

RICETTA

Carciofi romaneschi
Aglio
Vino bianco secco
Prezzemolo
Mentuccia romana
Olio EVO
Sale
Pepe
Succo di limone

6
2 spicchi
1/2 bicchiere
q.b
q.b
q.b
q.b
q.b
q.b

ALLESTIMENTO

  1. Per la pulizia dei carciofi:
    Per prima cosa, riempi una ciotola con dell'acqua fredda e aggiungi il succo di mezzo limone. Questo servirà a evitare che i carciofi anneriscano una volta tagliati. Prendine uno, elimina le foglie esterne più coriacee fino a raggiungere quelle più tenere e chiare. Taglia la punta del carciofo e rifila il gambo, eliminando la parte più fibrosa. Taglia il carciofo a metà nel senso della lunghezza ed elimina la "barbetta" interna, se presente, con la punta di un coltello o un cucchiaino. Infine, taglia ogni metà a fettine sottili e immergile immediatamente nell'acqua acidulata. Ripeti l'operazione per ognuno di essi.

  2. Per il condimento:
    In una padella capiente, versa un generoso filo di olio EVO e fai soffriggere i due spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Lasciali dorare per un paio di minuti, poi eliminali. Aggiungi i carciofi ben scolati dall'acqua e lasciali insaporire a fuoco medio per circa 5-7 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungi il mezzo bicchiere di vino bianco e lascia sfumare completamente l'alcol. Regola di sale e pepe. Copri la padella con un coperchio e prosegui la cottura a fuoco dolce per circa 15-20 minuti, o finché i carciofi non saranno teneri. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, puoi aggiungere un mestolino di acqua calda. A fine cottura, trita finemente il prezzemolo e le foglie di mentuccia romana e aggiungili al sugo, mescolando delicatamente.

suggerimento

  • Per un sapore più intenso, puoi aggiungere una piccola quantità di Pecorino Romano grattugiato al momento di servire.

  • Se desideri una consistenza più cremosa, preleva una piccola parte dei vegetali cotti e frullali con un mixer a immersione, poi addiziona la crema al resto del sugo.

  • Puoi arricchire l'intingolo con una spolverata di scorza di limone grattugiata a fine cottura, per un tocco di freschezza in più.

  • Per conservare il sugo eccedente, riponilo in un contenitore ermetico in frigorifero per massimo 2-3 giorni.

GENESI

Il carciofo è un ortaggio di origini remote, coltivato e apprezzato sin dai tempi degli Egizi, dei Greci e dei Romani.
Questi ultimi, in particolare, ne facevano largo uso nella loro cucina, considerandolo non solo un alimento prelibato, ma anche un vero e proprio digestivo. Il nome scientifico del carciofo, Cynara scolymus, parerebbe derivare da una leggenda greca che narra di una ninfa di nome Cynara, dai capelli color cenere e gli occhi verdi-viola, che venne trasformata da Zeus in un carciofo per aver rifiutato le sue avances. Esternamente spinoso e rigido, nasconde un cuore tenero e dolce, proprio come l'animo della ninfa.
Nel corso dei secoli, il carciofo ha mantenuto la sua importanza culinaria, soprattutto in Italia, dove è diventato un ingrediente fondamentale di molte ricette regionali. In particolare, nel Lazio, i carciofi romaneschi, dalla forma tondeggiante e quasi privi di spine, sono protagonisti di piatti iconici come i "Carciofi alla Romana" e i "Carciofi alla Giudia". Il sugo di carciofi, pur non avendo una storia documentata specifica e distinta come altri piatti più celebri, rappresenta un modo eccellente per valorizzare questo ortaggio, offrendo un condimento versatile e dal sapore delicato ma allo stesso tempo caratteristico. La sua preparazione è semplice e permette di gustare appieno tutte le qualità organolettiche del carciofo, ricco di antiossidanti, fibre, vitamine e minerali, e noto per le sue proprietà depurative ed eupeptiche.

PARTI (4 PErsone)

RICETTA

Carciofi romaneschi
Aglio
Vino bianco secco
Prezzemolo
Mentuccia romana
Olio EVO
Sale
Pepe
Succo di limone

6
2 spicchi
1/2 bicchiere
q.b
q.b
q.b
q.b
q.b
q.b

ALLESTIMENTO

  1. Per la pulizia dei carciofi:
    Per prima cosa, riempi una ciotola con dell'acqua fredda e aggiungi il succo di mezzo limone. Questo servirà a evitare che i carciofi anneriscano una volta tagliati. Prendine uno, elimina le foglie esterne più coriacee fino a raggiungere quelle più tenere e chiare. Taglia la punta del carciofo e rifila il gambo, eliminando la parte più fibrosa. Taglia il carciofo a metà nel senso della lunghezza ed elimina la "barbetta" interna, se presente, con la punta di un coltello o un cucchiaino. Infine, taglia ogni metà a fettine sottili e immergile immediatamente nell'acqua acidulata. Ripeti l'operazione per ognuno di essi.

  2. Per il condimento:
    In una padella capiente, versa un generoso filo di olio EVO e fai soffriggere i due spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Lasciali dorare per un paio di minuti, poi eliminali. Aggiungi i carciofi ben scolati dall'acqua e lasciali insaporire a fuoco medio per circa 5-7 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungi il mezzo bicchiere di vino bianco e lascia sfumare completamente l'alcol. Regola di sale e pepe. Copri la padella con un coperchio e prosegui la cottura a fuoco dolce per circa 15-20 minuti, o finché i carciofi non saranno teneri. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, puoi aggiungere un mestolino di acqua calda. A fine cottura, trita finemente il prezzemolo e le foglie di mentuccia romana e aggiungili al sugo, mescolando delicatamente.

suggerimento

  • Per un sapore più intenso, puoi aggiungere una piccola quantità di Pecorino Romano grattugiato al momento di servire.

  • Se desideri una consistenza più cremosa, preleva una piccola parte dei vegetali cotti e frullali con un mixer a immersione, poi addiziona la crema al resto del sugo.

  • Puoi arricchire l'intingolo con una spolverata di scorza di limone grattugiata a fine cottura, per un tocco di freschezza in più.

  • Per conservare il sugo eccedente, riponilo in un contenitore ermetico in frigorifero per massimo 2-3 giorni.