
IL NODO D'AMORE
2 apr 2025

IL NODO D'AMORE
2 apr 2025

IL NODO D'AMORE
2 apr 2025
Nel cuore di Valeggio sul Mincio, là dove la storia si intreccia alla leggenda e il fiume sussurra struggenti memorie d’amore, nasce un capolavoro della tradizione culinaria: il Tortellino di Valeggio, gioiello di sfoglia sottile e preziosa come seta, custode di un sapore senza tempo.
La leggenda narra di Malco e Silvia - lui capitano visconteo, lei ninfa del Mincio - amanti inseparabili che, braccati dal destino, si immersero per sempre nelle acque del fiume, lasciando sulla riva il fazzoletto d’oro, vessillo del loro amore eterno. Così, nei secoli, le mani sapienti delle donne di Valeggio hanno rievocato quella commovente promessa, intrecciando la pasta fresca in deliziosi nodi d’amore.
Un impasto di farina e uova, lavorato con dedizione fino a ottenere una sfoglia sottilissima, avvolge un ripieno ricco e profumato: polpa di manzo, pollo e maiale, stufate lentamente per ore con sedano, carote, cipolle e un velo di pane grattugiato, amalgamate fino a raggiungere la perfetta armonia di sapidità. Qualcuno, poi, vi aggiunge qualche lacrima di vino Bardolino, per conferire al ripieno una nota suadente e delicata.
Ogni giugno, la Festa del Nodo d’Amore celebra questa eccellenza gastronomica lungo il Ponte Visconteo, trasformato per cotanta occasione, in un’imponente tavolata di seicento metri, dove migliaia di commensali si accomodano per degustare i leggendari Tortellini, serviti in brodo di carne o avvolti nel burro fuso e salvia, con una generosa spolverata di grana. Un’esperienza che non è solo gusto, ma storia, passione e poesia.
Nel cuore di Valeggio sul Mincio, là dove la storia si intreccia alla leggenda e il fiume sussurra struggenti memorie d’amore, nasce un capolavoro della tradizione culinaria: il Tortellino di Valeggio, gioiello di sfoglia sottile e preziosa come seta, custode di un sapore senza tempo.
La leggenda narra di Malco e Silvia - lui capitano visconteo, lei ninfa del Mincio - amanti inseparabili che, braccati dal destino, si immersero per sempre nelle acque del fiume, lasciando sulla riva il fazzoletto d’oro, vessillo del loro amore eterno. Così, nei secoli, le mani sapienti delle donne di Valeggio hanno rievocato quella commovente promessa, intrecciando la pasta fresca in deliziosi nodi d’amore.
Un impasto di farina e uova, lavorato con dedizione fino a ottenere una sfoglia sottilissima, avvolge un ripieno ricco e profumato: polpa di manzo, pollo e maiale, stufate lentamente per ore con sedano, carote, cipolle e un velo di pane grattugiato, amalgamate fino a raggiungere la perfetta armonia di sapidità. Qualcuno, poi, vi aggiunge qualche lacrima di vino Bardolino, per conferire al ripieno una nota suadente e delicata.
Ogni giugno, la Festa del Nodo d’Amore celebra questa eccellenza gastronomica lungo il Ponte Visconteo, trasformato per cotanta occasione, in un’imponente tavolata di seicento metri, dove migliaia di commensali si accomodano per degustare i leggendari Tortellini, serviti in brodo di carne o avvolti nel burro fuso e salvia, con una generosa spolverata di grana. Un’esperienza che non è solo gusto, ma storia, passione e poesia.
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Nel cuore di Valeggio sul Mincio, là dove la storia si intreccia alla leggenda e il fiume sussurra struggenti memorie d’amore, nasce un capolavoro della tradizione culinaria: il Tortellino di Valeggio, gioiello di sfoglia sottile e preziosa come seta, custode di un sapore senza tempo.
La leggenda narra di Malco e Silvia - lui capitano visconteo, lei ninfa del Mincio - amanti inseparabili che, braccati dal destino, si immersero per sempre nelle acque del fiume, lasciando sulla riva il fazzoletto d’oro, vessillo del loro amore eterno. Così, nei secoli, le mani sapienti delle donne di Valeggio hanno rievocato quella commovente promessa, intrecciando la pasta fresca in deliziosi nodi d’amore.
Un impasto di farina e uova, lavorato con dedizione fino a ottenere una sfoglia sottilissima, avvolge un ripieno ricco e profumato: polpa di manzo, pollo e maiale, stufate lentamente per ore con sedano, carote, cipolle e un velo di pane grattugiato, amalgamate fino a raggiungere la perfetta armonia di sapidità. Qualcuno, poi, vi aggiunge qualche lacrima di vino Bardolino, per conferire al ripieno una nota suadente e delicata.
Ogni giugno, la Festa del Nodo d’Amore celebra questa eccellenza gastronomica lungo il Ponte Visconteo, trasformato per cotanta occasione, in un’imponente tavolata di seicento metri, dove migliaia di commensali si accomodano per degustare i leggendari Tortellini, serviti in brodo di carne o avvolti nel burro fuso e salvia, con una generosa spolverata di grana. Un’esperienza che non è solo gusto, ma storia, passione e poesia.



