
PESTO ALLA TRAPANESE
Pomodori, Mandorle, Basilico, Aglio, Pecorino
Facile
Sicilia
15 min
450 Kcal

PESTO ALLA TRAPANESE
Pomodori, Mandorle, Basilico, Aglio, Pecorino
Facile
Sicilia
15 min
450 Kcal

PESTO ALLA TRAPANESE
Pomodori, Mandorle, Basilico, Aglio, Pecorino
Facile
Sicilia
15 min
450 Kcal
GENESI
Il pesto alla trapanese, o "pasta cu l'agghia" come viene chiamato nel dialetto locale, è una delle salse più rappresentative e amate della cucina siciliana, in particolare della provincia di Trapani.
La sua storia affonda le radici in un crocevia di culture e tradizioni che hanno caratterizzato il porto di Trapani, un tempo scalo fondamentale per le rotte commerciali mediterranee. Si narra che i marinai genovesi, durante le loro soste in Sicilia, introdussero agli abitanti locali la loro celebre "agliata", una salsa a base di aglio e noci.
Le massaie trapanesi, con la loro innata sapienza culinaria e la disponibilità di materie prime eccezionali, non tardarono a reinterpretare la ricetta, adattandola ai prodotti generosi che la loro terra offriva. Sostituirono le noci con le pregiate mandorle siciliane, i pinoli con le mandorle, e arricchirono il tutto con l'ingrediente principe dell'estate mediterranea: il pomodoro fresco.
L'aglio di Nubia, dal sapore più delicato e aromatico, divenne l'elemento cardine insieme al basilico profumato, all'olio EVO locale e, talvolta, a una spolverata di Pecorino. Nacque così il pesto alla trapanese, una salsa cruda e vivace, che racchiude in sé i profumi e i sapori dell'estate siciliana.
La sua semplicità e la freschezza degli ingredienti ne hanno fatto un condimento ideale per la pasta, in particolare le busiate, la pasta tipica della zona, ma è versatile e si adatta anche a bruschette e secondi piatti.
PARTI (4 PErsone)
RICETTA
Pomodori maturi
(tipo ramati o San Marzano)
Mandorle pelate
Basilico fresco
Aglio rosso di Nubia
Pecorino stagionato
Olio EVO
Sale
400 gr
50 gr
30 gr
2 spicchi
30 gr
q.b
q.b
ALLESTIMENTO
Per il condimento:
Per prima cosa, lava accuratamente i pomodori e il basilico. Incidi i pomodori a croce sulla base e sbollentali per pochi secondi in acqua calda. Scola i pomodori, lasciali intiepidire e poi pelali, eliminando anche i semi. Taglia la polpa a pezzetti.
In un mortaio, se ne hai uno, pesta gli spicchi d'aglio con un pizzico di sale grosso fino a ottenere una crema omogenea. Aggiungi le mandorle pelate e continua a pestare fino a ridurle in una pasta granulosa.
Incorpora il basilico, lavato e asciugato, continuando a pestare per amalgamare bene gli ingredienti e liberare tutti gli aromi. A questo punto, unisci i pomodori a pezzetti e pesta delicatamente, senza frullare, per non ossidare il pomodoro e per mantenere una consistenza leggermente rustica.
Infine, aggiungi l'olio EVO a filo, mescolando continuamente per emulsionare il tutto e ottenere una salsa cremosa. Se lo desideri, puoi aggiungere il Pecorino grattugiato e mescolare. Assaggia e aggiusta di sale, se necessario. Il tuo pesto alla trapanese è pronto per condire la pasta o per accompagnare altri piatti.
suggerimento
Per un sapore più intenso, puoi tostare leggermente le mandorle in padella prima di aggiungerle al mortaio.
Se non hai il mortaio, puoi utilizzare un frullatore a immersione, ma fai attenzione a non frullare troppo a lungo per non scaldare e ossidare gli ingredienti. Frulla a intermittenza e a bassa velocità per ottenere una consistenza granulosa.
Per conservare il pesto, trasferiscilo in un barattolo di vetro pulito e coprilo con un filo d'olio EVO per evitare l'ossidazione. Può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni.
GENESI
Il pesto alla trapanese, o "pasta cu l'agghia" come viene chiamato nel dialetto locale, è una delle salse più rappresentative e amate della cucina siciliana, in particolare della provincia di Trapani.
La sua storia affonda le radici in un crocevia di culture e tradizioni che hanno caratterizzato il porto di Trapani, un tempo scalo fondamentale per le rotte commerciali mediterranee. Si narra che i marinai genovesi, durante le loro soste in Sicilia, introdussero agli abitanti locali la loro celebre "agliata", una salsa a base di aglio e noci.
Le massaie trapanesi, con la loro innata sapienza culinaria e la disponibilità di materie prime eccezionali, non tardarono a reinterpretare la ricetta, adattandola ai prodotti generosi che la loro terra offriva. Sostituirono le noci con le pregiate mandorle siciliane, i pinoli con le mandorle, e arricchirono il tutto con l'ingrediente principe dell'estate mediterranea: il pomodoro fresco.
L'aglio di Nubia, dal sapore più delicato e aromatico, divenne l'elemento cardine insieme al basilico profumato, all'olio EVO locale e, talvolta, a una spolverata di Pecorino. Nacque così il pesto alla trapanese, una salsa cruda e vivace, che racchiude in sé i profumi e i sapori dell'estate siciliana.
La sua semplicità e la freschezza degli ingredienti ne hanno fatto un condimento ideale per la pasta, in particolare le busiate, la pasta tipica della zona, ma è versatile e si adatta anche a bruschette e secondi piatti.
PARTI (4 PErsone)
RICETTA
Pomodori maturi
(tipo ramati o San Marzano)
Mandorle pelate
Basilico fresco
Aglio rosso di Nubia
Pecorino stagionato
Olio EVO
Sale
400 gr
50 gr
30 gr
2 spicchi
30 gr
q.b
q.b
ALLESTIMENTO
Per il condimento:
Per prima cosa, lava accuratamente i pomodori e il basilico. Incidi i pomodori a croce sulla base e sbollentali per pochi secondi in acqua calda. Scola i pomodori, lasciali intiepidire e poi pelali, eliminando anche i semi. Taglia la polpa a pezzetti.
In un mortaio, se ne hai uno, pesta gli spicchi d'aglio con un pizzico di sale grosso fino a ottenere una crema omogenea. Aggiungi le mandorle pelate e continua a pestare fino a ridurle in una pasta granulosa.
Incorpora il basilico, lavato e asciugato, continuando a pestare per amalgamare bene gli ingredienti e liberare tutti gli aromi. A questo punto, unisci i pomodori a pezzetti e pesta delicatamente, senza frullare, per non ossidare il pomodoro e per mantenere una consistenza leggermente rustica.
Infine, aggiungi l'olio EVO a filo, mescolando continuamente per emulsionare il tutto e ottenere una salsa cremosa. Se lo desideri, puoi aggiungere il Pecorino grattugiato e mescolare. Assaggia e aggiusta di sale, se necessario. Il tuo pesto alla trapanese è pronto per condire la pasta o per accompagnare altri piatti.
suggerimento
Per un sapore più intenso, puoi tostare leggermente le mandorle in padella prima di aggiungerle al mortaio.
Se non hai il mortaio, puoi utilizzare un frullatore a immersione, ma fai attenzione a non frullare troppo a lungo per non scaldare e ossidare gli ingredienti. Frulla a intermittenza e a bassa velocità per ottenere una consistenza granulosa.
Per conservare il pesto, trasferiscilo in un barattolo di vetro pulito e coprilo con un filo d'olio EVO per evitare l'ossidazione. Può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni.
ultime alchimie
GENESI
Il pesto alla trapanese, o "pasta cu l'agghia" come viene chiamato nel dialetto locale, è una delle salse più rappresentative e amate della cucina siciliana, in particolare della provincia di Trapani.
La sua storia affonda le radici in un crocevia di culture e tradizioni che hanno caratterizzato il porto di Trapani, un tempo scalo fondamentale per le rotte commerciali mediterranee. Si narra che i marinai genovesi, durante le loro soste in Sicilia, introdussero agli abitanti locali la loro celebre "agliata", una salsa a base di aglio e noci.
Le massaie trapanesi, con la loro innata sapienza culinaria e la disponibilità di materie prime eccezionali, non tardarono a reinterpretare la ricetta, adattandola ai prodotti generosi che la loro terra offriva. Sostituirono le noci con le pregiate mandorle siciliane, i pinoli con le mandorle, e arricchirono il tutto con l'ingrediente principe dell'estate mediterranea: il pomodoro fresco.
L'aglio di Nubia, dal sapore più delicato e aromatico, divenne l'elemento cardine insieme al basilico profumato, all'olio EVO locale e, talvolta, a una spolverata di Pecorino. Nacque così il pesto alla trapanese, una salsa cruda e vivace, che racchiude in sé i profumi e i sapori dell'estate siciliana.
La sua semplicità e la freschezza degli ingredienti ne hanno fatto un condimento ideale per la pasta, in particolare le busiate, la pasta tipica della zona, ma è versatile e si adatta anche a bruschette e secondi piatti.
PARTI (4 PErsone)
RICETTA
Pomodori maturi
(tipo ramati o San Marzano)
Mandorle pelate
Basilico fresco
Aglio rosso di Nubia
Pecorino stagionato
Olio EVO
Sale
400 gr
50 gr
30 gr
2 spicchi
30 gr
q.b
q.b
ALLESTIMENTO
Per il condimento:
Per prima cosa, lava accuratamente i pomodori e il basilico. Incidi i pomodori a croce sulla base e sbollentali per pochi secondi in acqua calda. Scola i pomodori, lasciali intiepidire e poi pelali, eliminando anche i semi. Taglia la polpa a pezzetti.
In un mortaio, se ne hai uno, pesta gli spicchi d'aglio con un pizzico di sale grosso fino a ottenere una crema omogenea. Aggiungi le mandorle pelate e continua a pestare fino a ridurle in una pasta granulosa.
Incorpora il basilico, lavato e asciugato, continuando a pestare per amalgamare bene gli ingredienti e liberare tutti gli aromi. A questo punto, unisci i pomodori a pezzetti e pesta delicatamente, senza frullare, per non ossidare il pomodoro e per mantenere una consistenza leggermente rustica.
Infine, aggiungi l'olio EVO a filo, mescolando continuamente per emulsionare il tutto e ottenere una salsa cremosa. Se lo desideri, puoi aggiungere il Pecorino grattugiato e mescolare. Assaggia e aggiusta di sale, se necessario. Il tuo pesto alla trapanese è pronto per condire la pasta o per accompagnare altri piatti.
suggerimento
Per un sapore più intenso, puoi tostare leggermente le mandorle in padella prima di aggiungerle al mortaio.
Se non hai il mortaio, puoi utilizzare un frullatore a immersione, ma fai attenzione a non frullare troppo a lungo per non scaldare e ossidare gli ingredienti. Frulla a intermittenza e a bassa velocità per ottenere una consistenza granulosa.
Per conservare il pesto, trasferiscilo in un barattolo di vetro pulito e coprilo con un filo d'olio EVO per evitare l'ossidazione. Può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni.