
UN VIAGGIO NEL CUORE DEL GRANO
il museo della pasta
1 giu 2025

UN VIAGGIO NEL CUORE DEL GRANO
il museo della pasta
1 giu 2025

UN VIAGGIO NEL CUORE DEL GRANO
il museo della pasta
1 giu 2025
Chi l’ha detto che la pasta è solo un piatto da gustare? In un angolo verde della pianura padana, tra le colline dolci della provincia di Parma, esiste un luogo dove la pasta diventa racconto, memoria, identità: il Museo della Pasta di Collecchio.
Non è un semplice museo; rappresenta un viaggio immersivo nella storia di un alimento che ha attraversato secoli, cucine e continenti, fino a diventare simbolo universale e Regina dell’Italia a tavola. Collocato nella storica Corte di Giarola, il museo – parte del circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma – apre le sue porte a chi vuole capire, vedere e toccare con mano il mondo che si cela dietro un semplice piatto di maccheroni.
I visitatori camminano tra antichi mulini e trafile in bronzo, fotografie in bianco e nero e vecchi manifesti pubblicitari. Ogni sala è un frammento ammaliante di storia: si parte dalla coltivazione del grano, si attraversano le tecniche di macinazione, si scopre la preparazione domestica, fino ad arrivare alle prime produzioni industriali del XIX secolo. Non manca una sezione dedicata alla comunicazione visiva della pasta, tra francobolli, locandine, quadri e curiosità che raccontano quanto questo alimento sia radicato nell’ immaginario collettivo nazionale e non solo.
Accanto, come in una perfetta sinfonia gastronomica, si trova anche il Museo del Pomodoro – perché la pasta senza il suo alter ego rosso, l’Oro rosso, non sarebbe la stessa! Insieme, raccontano un pezzo d’Italia che ha saputo trasformare la semplicità in arte.
In un’epoca in cui tutto è perituro e corre veloce, il Museo della Pasta è un invito a rallentare, a riflettere su ciò che mettiamo in tavola e da dove proviene. Perché ogni forchettata, a ben guardare, è il disciplinato compimento di un gesto antico, di un’eredità contadina, un piccolo struggente miracolo fatto di acqua, farina e tanta passione.
Chi l’ha detto che la pasta è solo un piatto da gustare? In un angolo verde della pianura padana, tra le colline dolci della provincia di Parma, esiste un luogo dove la pasta diventa racconto, memoria, identità: il Museo della Pasta di Collecchio.
Non è un semplice museo; rappresenta un viaggio immersivo nella storia di un alimento che ha attraversato secoli, cucine e continenti, fino a diventare simbolo universale e Regina dell’Italia a tavola. Collocato nella storica Corte di Giarola, il museo – parte del circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma – apre le sue porte a chi vuole capire, vedere e toccare con mano il mondo che si cela dietro un semplice piatto di maccheroni.
I visitatori camminano tra antichi mulini e trafile in bronzo, fotografie in bianco e nero e vecchi manifesti pubblicitari. Ogni sala è un frammento ammaliante di storia: si parte dalla coltivazione del grano, si attraversano le tecniche di macinazione, si scopre la preparazione domestica, fino ad arrivare alle prime produzioni industriali del XIX secolo. Non manca una sezione dedicata alla comunicazione visiva della pasta, tra francobolli, locandine, quadri e curiosità che raccontano quanto questo alimento sia radicato nell’ immaginario collettivo nazionale e non solo.
Accanto, come in una perfetta sinfonia gastronomica, si trova anche il Museo del Pomodoro – perché la pasta senza il suo alter ego rosso, l’Oro rosso, non sarebbe la stessa! Insieme, raccontano un pezzo d’Italia che ha saputo trasformare la semplicità in arte.
In un’epoca in cui tutto è perituro e corre veloce, il Museo della Pasta è un invito a rallentare, a riflettere su ciò che mettiamo in tavola e da dove proviene. Perché ogni forchettata, a ben guardare, è il disciplinato compimento di un gesto antico, di un’eredità contadina, un piccolo struggente miracolo fatto di acqua, farina e tanta passione.
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Chi l’ha detto che la pasta è solo un piatto da gustare? In un angolo verde della pianura padana, tra le colline dolci della provincia di Parma, esiste un luogo dove la pasta diventa racconto, memoria, identità: il Museo della Pasta di Collecchio.
Non è un semplice museo; rappresenta un viaggio immersivo nella storia di un alimento che ha attraversato secoli, cucine e continenti, fino a diventare simbolo universale e Regina dell’Italia a tavola. Collocato nella storica Corte di Giarola, il museo – parte del circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma – apre le sue porte a chi vuole capire, vedere e toccare con mano il mondo che si cela dietro un semplice piatto di maccheroni.
I visitatori camminano tra antichi mulini e trafile in bronzo, fotografie in bianco e nero e vecchi manifesti pubblicitari. Ogni sala è un frammento ammaliante di storia: si parte dalla coltivazione del grano, si attraversano le tecniche di macinazione, si scopre la preparazione domestica, fino ad arrivare alle prime produzioni industriali del XIX secolo. Non manca una sezione dedicata alla comunicazione visiva della pasta, tra francobolli, locandine, quadri e curiosità che raccontano quanto questo alimento sia radicato nell’ immaginario collettivo nazionale e non solo.
Accanto, come in una perfetta sinfonia gastronomica, si trova anche il Museo del Pomodoro – perché la pasta senza il suo alter ego rosso, l’Oro rosso, non sarebbe la stessa! Insieme, raccontano un pezzo d’Italia che ha saputo trasformare la semplicità in arte.
In un’epoca in cui tutto è perituro e corre veloce, il Museo della Pasta è un invito a rallentare, a riflettere su ciò che mettiamo in tavola e da dove proviene. Perché ogni forchettata, a ben guardare, è il disciplinato compimento di un gesto antico, di un’eredità contadina, un piccolo struggente miracolo fatto di acqua, farina e tanta passione.



